Tallini ed Orsomarso sfidano Oliverio: "Nomini la Giunta entro lunedì"
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“A differenza del Pd di Magorno e Oliverio che hanno iniziato la legislatura sull'onda lunga della loro campagna elettorale di sciacallaggio contro Scopelliti e che, invece di compiere le doverose scelte di governo, un giorno sì e l'altro pure hanno giustificato ogni proprio atto di governo come ammantato di legalità ed in un clima da caccia alle streghe, non saremo certo noi a ripagarli con la stessa loro moneta: la doppia morale, tanto cara alla sinistra”. Lo affermano i consiglieri regionali del Gruppo misto Fausto Orsomarso e Mimmo Tallini. “Diciamo, quindi, in premessa - aggiungono - che va salvaguardata la verifica del piano giudiziario che ha interessato il Consiglio regionale dagli sciacalli. E non è su questo livello che richiamiamo le responsabilità di Oliverio e del segretario del Partito democratico. Da sette mesi, la Calabria attende di essere governata, un poco per tattica e diatribe tutte interne alle correnti dei Democratici e ancor di più per incapacità politica si attendono ancora una Giunta, dipartimenti funzionanti, nonché una piena e funzionale attività del Consiglio regionale". "La risposta del Pd e dei suoi segretari provinciali - sottolineano Orsomarso e Tallini - anziché unirsi al nostro invito di questi mesi di accelerare nelle scelte e di iniziare a provare a governare la Regione, ci appare fuori dalla realtà. Ci propinano analisi sui loro conflitti interni. E propongono incredibili manifestazioni, quando a manifestare dovrebbero essere i calabresi che da sette mesi non hanno un governo regionale”. Ancora i due consiglieri del centrodestra: “Oliverio batta un colpo! E nomini, se ne è capace, entro lunedì la sua Giunta senza attendere una riforma inutile e costosa, che mira solo ad aumentare di un componente il numero degli assessori, per far quadrare gli equilibri politici della maggioranza. Si ridia dignità al Consiglio regionale, incrementando il lavoro delle Commissioni che ancora attendono la piena funzionalità. Non bastano le dichiarazioni o le interviste, ma serve una risposta politica. E l'unica risposta seria è incominciare ad occuparsi dei problemi della Calabria”. Concludono Orsomarso e Tallini: “La Calabria non può attendere neanche un minuto in più rispetto alle annunciate Giunte della provvidenza del Presidente. C'è, poi, un’altra alternativa. La stessa che il Pd nazionale e il Pd del Lazio sollecitarono con forza alla governatrice Polverini, che come Oliverio non era indagata o coinvolta direttamente: riunire il Consiglio, dimettersi in massa e ridare la parola ai calabresi. La politica è fatta anche di scelte dolorose, ma necessarie. La scelta di dimettersi fu valutata da Scopelliti e non già da De Luca che, invece, si candida rispetto ad una norma sicuramente iniqua e incostituzionale”.
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