Fondi gruppi Regione, Greco: "Mia proposta di legge impedisce sperperi"
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“E' da oltre tre mesi che ho provveduto a depositare una proposta di legge avente ad oggetto ‘Norme sul funzionamento degli uffici di diretta collaborazione con gli Organismi politico-istituzionali del Consiglio Regionale e sulle modalità di funzionamento dei gruppi consiliari’. La legge mira - afferma il capogruppo di ‘Oliverio Presidente’, Orlandino Greco - a disciplinare meglio, in modo armonico e chiaro, i contributi spettanti ai Gruppi consiliari, evitando sul nascere equivoci e sperperi”. Aggiunge: “Separazione di poteri, autonomia legislativa e regolamentare (art. 117 Cost.), amministrativa (art. 118 Cost.), e finanziaria (art.119 cost.), costituiscono i principi di riferimento. Le strutture speciali devono essere tali, in quanto coloro che vengono chiamati a farne parte dovranno essere soggetti professionalmente idonei che, con il loro contributo scientifico, rendono appunto, ‘speciali’ tali strutture, al contrario di una percezione deteriore del termine". "Il secondo capo - spiega Greco - è dedicato alle modalità e limiti di utilizzo dei contributi dei Gruppi e prevede la redazione di un documento programmatico pubblico che espliciti il progetto e l’utilizzo di risorse. Un nucleo di valutazione, poi, verificherà la corrispondenza tra il dichiarato ed il realizzato, a consuntivo, con poteri sanzionatori. La proposta di legge tende, dunque, a rendere più rigorosi i controlli sulle spese relative al funzionamento dei Gruppi consiliari e alle strutture ad esse collegate. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore trasparenza e rigidità sulle spese dei Gruppi consiliari e sui costi delle strutture connesse. Nella proposta si prevede, infatti, una riduzione sui compensi dei collaboratori dei consiglieri regionali pari al 10% di quanto oggi percepito; più rigidità nell'affidamento degli incarichi; diverse ipotesi di inconferibilità (includendo la sussistenza di rinvii a giudizio e condanne penali anche non definitive, per reati contro la Pubblica Amministrazione, anche intervenute successivamente al conferimento dell'incarico); un meccanismo di verifica periodica sulla legittimità del conferimento di incarichi e degli atti amministrativi relativi ai fondi dei Gruppi; uno specifico apparato sanzionatorio nei casi di violazione delle disposizioni contenute nella proposta, sino all'obbligo a carico del consigliere (in solido con l’eventuale beneficiario dell’atto) di restituzione delle somme illegittimamente utilizzate, oltre al pagamento degli interessi legali maturati sulle somme indebitamente utilizzate e all'inibizione dall’utilizzo di ulteriori contributi o risorse". "In tal modo – conclude Greco - dovrebbe evitarsi, a monte, di produrre sprechi od incoerenze di spesa. Solo così la politica potrà riservare margini di credibilità non solo nei confronti dei cittadini, ma anche degli altri poteri dello Stato”.
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