Gioco online, quanti rischi per i giocatori senza una normativa comune: il punto
- Written by Redazione
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Nonostante sia un argomento sempre più chiacchierato, il gioco d’azzardo in Europa vive un paradosso: manca una normativa comunitaria comune, il che alla lunga potrebbe risultare problematico. Come spiegano da Bonusricchi.com, intanto, “la Commissione Europea ha deliberato che ogni stato UE ha competenza nella disciplina del gioco, rispettando la normativa europea sulla libertà d’impresa. Una libertà che spesso si traduce in un boomerang, i cui effetti collaterali non sono sempre quantificabili. L’oggettività parla di un gioco online sempre più in ascesa, con legislazioni in materia che si sono via via allargate. Ma ad oggi il vero problema è la chiarezza”.
Oggi come oggi vige una enorme confusione e non sempre gli utenti frequentatori dell’online riescono a distinguere correttamente le strade legali da quelle illegali, pericolose e purtroppo sempre più frequenti. Quali sono le piaghe del gioco online? L’illegale in prima linea, stesso canale che non assicura alcun tipo di norma, dalla privacy alla protezione dei dati personali, alla sicurezza della vincita e a varie possibilità.
Il bicchiere però è anche mezzo vuoto: chi cerca una piattaforma online per il proprio divertimento, generalmente, non bada molto alle condizioni di sicurezza. Quel che conta, più di tutto, è l’offerta ludica. Quando questa non soddisfa le aspettative, in ottica di quote e RTP, spostare l’attenzione altrove diventa ovvio. Tutto ciò con buona pace dei protocolli costruiti ad hoc dal settore legale. Colpe di evidenti vuoti normativi in tutto il mondo. Lo conferma una recente ricerca dell’Università di Londra: tutti gli stati dell’Unione Europea adottano approcci simili in termini di sicurezza, semmai le differenze vi sono nelle norme nazionali, nella loro progettazione e nella loro attuazione.
Il caso dell’Italia è eclatante: qui la normativa offre la possibilità di iscriversi al registro nazionale di autoesclusione, strumento che impedisce di accedere a piattaforme di gioco, a tempo o determinato o indeterminato. Ma per iscriversi a questo canale, non vi è un univoco criterio, né una durata standard: è impossibile, in una sola parola, vietare ai siti che non fanno parte della nazione a cui il giocatore appartiene inviare pubblicità a chi non vuol più saperne di giocare d’azzardo online.
A livello europeo permane la frammentazione normativa. Ventotto normative differenti per il tema del betting online, per citare qualche dato. Stringente ormai la necessità di una normativa comune che aiuti le legislazioni a fare chiarezza e che costituisca un argine per l’illegale. Una regolamentazione condivisa ed unanime andrebbe a produrre un risparmio di 6 miliardi di euro l’anno. Converrebbe, a questo punto, attuarla nel minor tempo possibile.