Alleanza Calabrese denuncia: "A Calamizzi discarica con le basole del Corso Garibaldi"
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"Una storia strana e sporca, iniziata nel luglio dello scorso e che continua ad essere avvolta in un alone di mistero che nessuno riesce ad squarciare". A mantenere viva l'attenzione su una vicenda segnata da diversi elementi che difettano di chiarezza è Alleanza Calabrese che, tramite una nota diffusa dal suo presidente, Enzo Vacalebre, scende nel dettaglio. "Parliamo - spiega il leader del Movimento politico autonomista - del Corso Garibaldi e delle ormai famosissime 'basole'. Si parte dalla progettazione, poco chiara, variata più volte in corso d’opera. Si continua con l’esecuzione dei lavori, iniziati, bloccati, cantieri sequestrati, liberati, fermi, riaperti. I cittadini alla fine non hanno ancora recepito con quale materiale sarà terminata la strada più importante della città. L’unica consapevolezza che oggi abbiamo è la creazione di una enorme discarica che insiste a Gebbione. A pochissimi metri da decine e decine di palazzi, in un sito originariamente in uso dalle Ferrovie dello Stato e oggi di proprietà comunale, destinato per ospitare il mercatino di Viale Calabria ed usato per lo stoccaggio delle basole e come discarica di materiale di risulta di qualsiasi genere. "Tralasciamo - concede Vacalebre - una sequela interminabile di inosservanze da parte di tutti gli attori interessati all’esecuzione della pavimentazione, il non rispetto delle prescrizioni imposte dalla soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per le Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, che obbligavano il recupero della pietra lavica, la cura nella rimozione attraverso strumenti idonei per evitare il loro danneggiamento e immagazzinamento del basolato in buone condizioni separatamente da quello non riusabile, nonché la loro catalogazione e numerazione. Ci ritroviamo di fronte a centinaia di cittadini, che da mesi vivono una situazione di elevatissimo degrado, che in effetti si ritrovano a stretto contatto con una discarica di rifiuti speciali, in spregio al D.L. 22/97, al D.L.157/2006, che parla degli inerti stradali e di come va gestita la loro conservazione. Cittadini che lo scorso anno si erano mossi inoltrando alla Procura di Reggio Calabria un esposto e che ancora rimangono in attesa del ripristino dei luoghi, affinché sia tutelata la salvaguardia della salute e dell’ambiente. Nel frattempo gli stessi continuano a convivere con polveri altamente inquinanti, rumori assordanti dovuti allo scarico dei cassoni ribaltabili dei camion. Metodologia da cui sicuramente anche l’integrità delle lastre non troverà sicuramente giovamento". "Per chiudere - termina il rappresentante di Alleanza Calabrese - mi allaccio ad una dichiarazione del consigliere Sera, presidente della Commissione Ambiente e territorio. Ebbe a dire giorni fa che l’Amministrazione inizierà a vigilare sulle opere in esecuzione o da eseguire in città. Ma la domanda sorge spontanea… Fino ad oggi che avete fatto?
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