L'ombra del duo De Gaetano-Sebi Romeo si allunga sulla Giunta Falcomatà
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La tempistica della mossa non lascia spazio a molte interpretazioni ed i burattinai dell'operazione, per quel che rappresentano nel Partito Democratico e nel centrosinistra calabrese, dimostrano in maniera lampante di voler coltivare un interesse politico preciso: allargare i propri margini di manovra in vista dei futuri appuntamenti elettorali e, più prosaicamente, entrare a piedi uniti nella gestione quotidiana delle faccende che riguardano l'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, in procinto, peraltro, di guidare il processo relativo all'istituzione vera e propria della Città Metropolitana. E' questo il retroterra in cui è maturata la nascita del nuovo Gruppo consiliare interno alla maggioranza di centrosinistra a Palazzo San Giorgio. "Democratici per Reggio Città Metropolitana" il nome scelto per la neonata creatura a cui hanno dato vita Demetrio Martino, Nicola Paris e Filippo Quartuccio. I primi due erano stati eletti sotto le insegne del Centro Democratico; l'ingresso del terzo nel Palazzo Comunale aveva, invece, avuto l'imprimatur di "Reset", una delle due liste civiche che facevano direttamente riferimento al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. E' di tutta evidenza, dunque, che non si tratta di un semplice, quanto indolore, cambio di casacca. Prima di tutto, perché lo svuotamento del Centro Democratico, adesso rappresentato tra i banchi dell'Aula "Pietro Battaglia" dal solo Francesco Gangemi, rischia di rendere meno solidi gli attuali assetti di Giunta. Il partito politico fondato da Bruno Tabacci, infatti, proprio grazie alla forza espressa nelle urne in occasione delle elezioni dell'ottobre del 2014, era riuscito a vincere la competizione interna alle liste della coalizione assicurandosi così la prestigiosa poltrona di vicesindaco, affidata a Saverio Anghelone. La sua posizione, anche in vista dell'imminente "tagliando" dell'Esecutivo, non sarà comunque facilmente scalabile anche perché il giovane medico reggino potrà contare sul sostegno di altri consiglieri in grado di puntellare, pure sul piano numerico, il suo incarico. Emiliano Imbalzano, a breve, lascerà "A Testa Alta" e si iscriverà al Gruppo Misto dove troverà Demetrio Marino, da qualche settimana spogliatosi del ruolo di capogruppo di Forza Italia e transitato tra le fila della maggioranza. I due, facendo fronte comune insieme al superstite Gangemi, sarebbero in questo modo nelle condizioni di "blindare" Anghelone. Se i mal di pancia di Martino e Paris erano noti, desta sorpresa, ed è questo un ulteriore motivo di riflessione, il coinvolgimento di Quartuccio, probabilmente tentato, in considerazione della giovane età che ben si attaglia al profilo voluto dal Primo Cittadino, dall'opportunità di essere lui la "testa d'ariete" nella "stanza dei bottoni". Un puzzle intricato nel quale s'inserisce, tra gli altri, il tassello di Nino Zimbalatti, delegato all'Ambiente ed allo Sport per conto di "A Testa Alta", che tra non molto sarà orfana, come detto, di Emiliano Imbalzano. Un ribaltamento, questo, che potrebbe arrivare a scalfire la corazza dell'assessore nella battaglia che si profila all'orizzonte, viste le malcelate ambizioni sottintese alla realizzazione dal nulla di "Democratici per Reggio Città Metropolitana". Simili schermaglie, comunque, fanno parte di uno scenario ben più ampio che supera abbondantemente i confini cittadini. Ispiratore del drappello di consiglieri è, infatti, il duo De Gaetano-Romeo, longa manus a Reggio Calabria del presidente della Regione Mario Oliverio. Ritagliarsi un ampio recinto anche nel Municipio reggino era, del resto, un intento che da tempo attendeva di essere messo in pratica dalla corrente dei "bersaniani" usciti allo scoperto non a caso a ridosso delle consistenti modifiche che Falcomatà apporterà alla composizione della sua squadra di governo della quale, con ogni probabilità, non faranno più parte tre delle quattro rappresentati del "gentil sesso": Patrizia Nardi, Mattia Neto ed Agata Quattrone.
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