Un tratto della strada statale 106 “Jonica”, in corrispondenza del territorio di Calopezzati in provincia di Cosenza, è stato temporaneamente chiuso al traffico.  

Il provvedimento si è reso necessario a causa dell’investimento di un pedone.  

Per consentire le operazioni di soccorso, il traffico è stato deviato lungo la viabilità alternativa. 

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti il personale Anas e le forze dell’ordine.

Un 44enne, R.V.A., è stato arrestato ieri a Calopezzati (Cs), con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A stringere le manette attorno ai polsi dell’uomo sono stati i carabinieri della locale Stazione che, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, nascosti nella credenza della cucina, due involucri con 90 grammi d’hashish e 16 di marijuana.

L’indagato, dopo essere stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato rimesso in libertà su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari che non ha ritenuto necessaria l’applicazione di misure coercitive.

Calopezzati  - Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione di Calopezzati (Cs) e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, D. G. M. e D. G., rispettivamente padre e figlio di 50 e 22 anni.

In particolare, durante una perquisizione a casa dei due, i militari hanno rinvenuto in un paio di scarpe da ginnastica, 5 grammi di marijuana.

In un altro appartamento nella disponibilità degli arrestati, gli uomini dell’Arma, grazie al fiuto del cane “Enno” hanno, invece, trovato altri 200 grammi della stessa sostanza nascosti in un mobile in cucina.

Dopo essere stati  arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, padre e figlio sono stati rimessi in libertà su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, che non ha ritenuto necessaria l’applicazione di misure coercitive.

È stato colto in flagranza di reato mentre prelevava materiale inerte dal fiume Trionto, nel comune di Calopezzati (Cs).

Per questo motivo, i carabinieri forestale della Stazione di Rossano, coadiuvati dai militari della Stazione di Scala Coeli e del Norm della Compagnia rossanese, hanno tratto in arresto G.M., di 49 anni.

L’uomo, originario di Crosia, è stato sorpreso la notte scorsa, mentre, con una pala meccanica, prelevava inerti dal greto del fiume Trionto.

Una volta tratto in arresto il 49enne, gli uomini dell'Arma hanno sequestrato 600 metri cubi di materiale inerte appena prelevato, un camion ed una pala meccanica utilizzati per compiere il reato.

Al termine delle attività di rito, l'uomo è stato rimesso in libertà in attesa di giudizio.

Un terremoto di magnitudo ML 3.1 è stato registrato dalla sala sismica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, a pochi chilometri dalla costa ionica calabrese.

La scossa, rilevata alle 3,51 della notte scorsa, ha avuto origine in un tratto di mare al largo di Cariati (Cs).

L'ipocentro è stato localizzato ad una profondità di otto chilometri, in un'area prossima ai Comuni di: Cariati, Terravecchia, Crucoli e Calopezzati.

Un terremoto di magnitudo ML 2.1 è stato rilevato dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel mar Ionio calabrese, al largo della costa cosentina.

La scossa, è stata registrata alle 5,55 di oggi, ad una profondità di 17 chilometri.

L'epicentro è stato individuato non lontano dai comuni di Calopezzati e Crosia. 

Nel corso di un servizio di controllo, i carabinieri delle Stazione di Mirto Crosia e Calopezzati hanno arrestato M. G. di 20 anni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il giovane stava viaggiando a bordo della sua autovettura quando, alla vista dei militari, si è disfatto di alcuni involucri lanciandoli dal finestrino.

Il gesto non è sfuggito agli uomini dell'Arma che hanno fermato l'auto e proceduto al controllo, recuperando ciò che era stato lanciato dal conducente.

Una volta aperti gli involucri, al loro interno, i carabinieri hanno trovato sostanza stupefacente. Per tale ragione hanno deciso di sottoporre il 20enne a perquisizione personale e domiciliare.

Durante i controlli, i militari hanno rinvenuto e sequestrato: 240 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento e 1.270 euro in banconote di vario taglio, verosimile provento dell’attività di spaccio.

Il giovane, su disposizione del Procuratore della Repubblica di Castrovillari che coordina le attività, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, a seguito della quale il giudice ha convalidato l’arresto ed inflitto una pena patteggiata di un anno e quattro mesi, sospesa.

Avevano uno 30 anni, l'altro 27, i due ragazzi che hanno perso la vita nello schianto che all'alba di oggi ha coinvolto una Golf, una Punto ed una Skoda. Il terribile incidente ha insanguinato ancora una volta la Strada Statale 106, nel territorio comunale di Calopezzati, in provincia di Cosenza. Entrambi, Janosh Herde, di nazionalità tedesca, e Fabio Capalbo, erano a bordo della Golf scontratasi frontalmente con la Punto nel cui abitacolo viaggiavano due individui e che, in seguito alla carambola, ha sbattuto violentemente contro la terza vettura nella quale erano presenti due coniugi. Sul luogo del sinistro sono accorsi i Carabinieri che hanno eseguito i rilievi necessari ai fini di una esatta ricostruzione della dinamica dell'impatto ed il personale sanitario del 118. L'Anas ha reso noto che il tratto interessato dall'impatto fra i veicoli è stato chiuso fino a qualche minuto dopo le 8 sia in direzione nord che in direzione sud. Una ragazza, che ha riportato gravissime ferite nello scontro, è stata accompagnata presso l'ospedale di Rossano Calabro: le sue condizioni sono disperate. Critico il quadro clinico di altre tre persone, cui sono state diagnosticate lesioni preoccupanti ed anch'esse trasportate d'urgenza nello stesso nosocomio. Per tutti e quattro i medici non hanno potuto sciogliere la prognosi.