Gioiosa beer village: ritorna il Festival della Birra a Gioiosa Ionica

L’estate 2022 potrebbe finalmente far ripartire la macchina organizzativa del Gioiosa beer village, l’imponente manifestazione dedicata principalmente alla birra e al suo abbinamento con il cibo di strada.  Un evento che si svolge nel centro storico di Gioiosa Ionica e che, nell’ultima edizione 2019, ha visto la presenza di oltre 20 mila persone nei tre giorni di svolgimento. Un successo che ha attirato visitatori ed appassionati di birra da tutta la regione, in una splendida atmosfera rallegrata anche dalla musica e dagli spettacoli di artisti nazionali. Dopo due anni di stop per l’emergenza Covid-19, finalmente si inizia a pianificare la prossima edizione.

“Stiamo già lavorando alla programmazione per l’estate 2022, partendo dal rinnovare le importanti e fondamentali collaborazioni con il Comune e la Pro loco di Gioiosa Ionica, attori fondamentali per lo svolgimento della manifestazione.  Come sempre l’evento si svolgerà nella prima metà di agosto”. Queste le parole di Francesco Meduri, imprenditore del settore e uno degli organizzatori dell’evento.

“Vorremmo – prosegue Meduri – un’edizione in cui valorizzare anche i prodotti del territorio e la loro trasformazione in cibo di strada.  Ci sono tante prelibatezze locali che possono essere protagoniste dello street food e che cercheremo di presentare nella prossima edizione. Lavoriamo per garantire ancora gli oltre mille posti a sedere e un programma ancora più importante per gli ospiti. Abbiamo già ricevuto richieste di partecipazione e di partnership che speriamo possano arricchire il Gioiosa beer village e che ci aiutino anche a crescere. L’obiettivo è diventare l’evento di settore principale di tutto il Sud Italia”.

Diserbante cancerogeno in 14 birre tedesche vendute anche in Italia. Le marche

Sono 14 i marchi di birra tedesca che, secondo un'indagine condotta dall'Istituto per l'ambiente di Monaco, conterrebbero tracce di diserbante glifosato. Secondo i risultati delle analisi i livelli del prodotto oscillano fra 0,46 e 29,74 microgrammi per litro, nei casi più estremi quasi 300 volte superiori a 0,1 microgrammi, ovvero il limite consentito dalla legge per l'acqua potabile. Tuttavia, per la birra non esiste nessun limite, nonostante, l'organismo internazionale Iarc (International Agency for Research on Cancer), abbia classificato l 'erbicida come "probabile cancerogeno per l'uomo". Le birre nelle quali e`stata riscontrata la presenza di glifosato sono prodotte dai marchi: Beck's, Paulaner, Warsteiner, Krombacher, Oettinger, Bitburger, Veltins, Hasseroeder, Radeberger, Erdinger, Augustiner, Franziskaner, K”nig Pilsener e Jever. In ogni caso, non e` univoco il giudizio degli esperti sulla pericolosità dell'erbicida per la salute dell'uomo. L'organismo internazionale Iarc (International Agency for Research on Cancer) lo ha classificato come «probabile cancerogeno per l'uomo» nel marzo 2015. Sophia Guttenberger, dell'istituto di Monaco che ha compiuto la ricerca, ha detto che si tratta di "una sostanza, che potrebbe essere cancerogena". Per l'Istituto federale per la valutazione del rischio (Bfr), i residui di glifosato nella birra sono, invece, "dal punto di vista scientifico plausibil"», dal momento che l'erbicida è autorizzato come diserbante. "Un adulto dovrebbe bere intorno ai mille litri di birra al giorno per assumere una quantità di glifosato preoccupante per la salute". 

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