Caso Gal, Movimento Crescere Insieme: “Minniti sta portando il Comune di Fabrizia al baratro”
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Riceviamo e pubblichiamo:
Sicuramente il tono con cui il primo cittadino si rivolge all’unica voce coraggiosa di dissenso presente attualmente a Fabrizia, la dice lunga sul suo stato d’animo e sulla difficoltà in cui si sta trovando ad amministrare.
Affermazioni offensive e diffamatorie quelle rivolte dal sindaco Minniti al Movimento Crescere Insieme, in risposta ad una legittima osservazione fatta dal movimento circa la perdita di finanziamenti europei dovuti alla scelta “solitaria” degli attuali amministratori di aderire al Gal Monte Poro, esclusa com’è noto dai finanziamenti europei.
Se il primo cittadino, il cui atteggiamento non è certamente tra quelli che saranno ricordati per eleganza, democrazia e dialettica civile, pensa di intimorire un Movimento che ha tra i suoi scopi quello di vigilare e denunciare illegalità nella gestione della cosa pubblica, si è fatto mali i conti.
Invece di prendere coscienza del suo fallimento e del tentativo ormai palese di gestire nel suo interesse e senza confronti costruttivi la cosa pubblica, si rivolge a noi additandoci come setta.
Noi conosciamo il senso del termine “setta” che il sindaco usa in tono dispregiativo e senza conoscerne il significato.
Voglia allora comprendere che il Movimento Crescere Insieme è un’espressione alta e nobile del “diritto di associazione costituzionalmente garantito”, che, usando il senso etimologico del termine setta che deriva dal latino sequi ossia seguire, segue un obiettivo che è quello di smascherare le malefatte di un sindaco ormai allo sbando, privo di legittimazione popolare che non ha saputo amministrare nell’interesse della collettività ma il cui unico impegno è stato in questi ultimi mesi quello di sostituire consiglieri, condizionarli a dimettersi forse perché scomodi o perché con un pensiero divergente dal suo.
Se seguire la verità, l’interesse dei cittadini, l’operato dell’amministrazione per coglierne la pochezza e la mediocrità, i fallimenti di questa gestione che sta portando il Comune di Fabrizia al baratro e fuori dal contesto territoriale e dallo sviluppo, allora per noi è meglio essere “setta” che gestire la cosa pubblica come fosse propria e non essere aperti al confronto.
Continueremo sulla strada della legalità e del controllo giornaliero sull’attività amministrativa di questo sindaco che non ha più un Consiglio comunale legittimo (per i motivi che sono stati ampiamente e diffusamente denunciati), e che a mandato elettorale ormai scaduto (i cinque anni di mandato scadono proprio in questo mese), vede concretizzarsi il suo fallimento.
Nel merito della vicenda è proprio il sindaco Minniti a non aver capito il meccanismo dei finanziamenti dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e a non aver capito che il fatto che il territorio comunale di Fabrizia sia ricompreso, così come tutti gli altri comuni, tra i territori beneficiari delle azioni del GAL, non significa che il Comune di Fabrizia avrà finanziamenti dal GAL di cui è rimasto escluso.
Seguendo quello che è uno degli obiettivi del Movimento Crescere Insieme, infine, ci dichiariamo disponibili a spiegare al primo cittadino le dinamiche che evidentemente non conosce e che potrebbe capire meglio leggendo i diversi comunicati e le polemiche che il mancato finanziamento del Gal Monte Poro ha comportato.
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