Nardodipace. Loielo: “Mai interessi del PD per le sorti della comunità”
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Riceviamo e pubblichiamo:
Leggo la nota stampa di qualche giorno fa del Segretario PD di Nardodipace, Samuele Maiolo, in merito ad alcuni attacchi indirizzati all’attenzione dei Commissari Straordinari che attualmente guidano l’Ente, e non posso esimermi da alcune indispensabili considerazioni.
Non è un segreto che io, anche in tempi non sospetti, abbia sempre affermato che in nessuna circostanza è auspicabile la guida di un importante Ente locale come il Comune da parte di commissari, soprattutto per la peculiarità del rapporto che deve indiscutibilmente intercorrere tra amministratori e Comunità che giammai potrà essere surrogato da burocrati inviati a tempo determinato dallo Stato per gestire le sorti di un territorio, a volte provenienti anche da fuori regione, com’è, appunto, il caso che attualmente ci riguarda.
E non è nemmeno un segreto che i commissariamenti che riguardano il Comune di Nardodipace non siano stati altro che il frutto di una inedita quanto becera battaglia politica condotta nell’ombra da chi non ha mai voluto tenere in debita considerazione il dato elettorale, la volontà popolare, il risultato democraticamente offerto dalle urne. Solo un ingenuo, infatti, ovvero chi tale vuol apparire, può credere che il Consiglio Comunale di Nardodipace sia stato davvero sciolto per motivi legati alla infiltrazione mafiosa nell’Ente.
E’ oramai arcinoto, e sempre più spesso contestato da illustri Sindaci mai sfiorati da tali provvedimenti, che la normativa riguardante la dissoluzione degli enti locali sia sempre più spesso utilizzata quale arma politica contro avversari scomodi, rendendosi perciò urgente una sua radicale revisione al fine di rendere meno agevole l’adozione di tali rigorose iniziative statali che arrecano alle Comunità interessate, tra l’altro, ancor più danni di quelli che si vorrebbero astrattamente evitare.
Di questo avrebbero dovuto tenere conto coloro i quali hanno sempre utilizzato ogni metodo, anche quello più scorretto e meno ortodosso, al fine di distruggere quella classe dirigente che la Comunità si era liberamente scelta già nel 2007. Avrebbero dovuto tenere certamente in debita considerazione, cioè, i gravi danni per la Comunità di Nardodipace che da tali provvedimenti sarebbero derivati, soprattutto in termini di disservizi e di scarso interessamento, com’è naturale, per le problematiche del territorio, per le quali oggi il Segretario cittadino del PD si straccia le vesti.
Tuttavia, io non credo sia giusto, né intellettualmente corretto, scaricare tutte le colpe ai Commissari che oggi guidato il Comune, soprattutto per quanto riguarda la questione delle tasse e, ancor più particolarmente, la materia riguardante il pagamento dei canoni di locazione per l’occupazione di alcuni alloggi comunali.
In materia di tasse, chi ha avuto ruoli di amministratore comunale, benché di minoranza, nonché fa parte di quella compagine politica che ha prima sostenuto e poi direttamente guidato i governi succedutisi dal 2011 sino ad oggi, dovrebbe certamente sapere che pochi sono rimasti gli strumenti decisionali in merito a livello locale e che esse sono, invece, esclusivo frutto di scelte centrali, sia per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, che per quanto concerne l’IMU, l’IRPEF, ecc.
Chi ha rivestito il ruolo di amministratore comunale dal 2013 in poi, tra l’altro, non può non sapere, se ha condotto in pieno tale incarico, quanto impegno l’Amministrazione Comunale ha profuso in materia per rendere in tutti i modi possibili meno oneroso ai cittadini il pagamento dei tributi locali. Esprimere generiche lamentele al riguardo, invece, al solo scopo di accattivarsi qualche consenso, non è altro che il tentativo di fare pura demagogia, fine a se stessa e che alcun risultato concreto porterà mai al gruppo di Samuele Maiolo e compagni, i quali mai hanno dimostrato, invece, reali interessi per le sorti della Comunità, giorno per giorno, per tutti i mesi dell’anno, e per tutti gli anni sinora trascorsi, man mano che le varie problematiche per la cittadinanza si andavano manifestando, comparendo, invece, soltanto con qualche comunicato stampa quando spunta all’orizzonte una ipotesi elettorale!
Non ho visto, ad esempio, un intervento da parte di Samuele Maiolo e compagni durante lo scorso commissariamento del 2012 teso a sostenere i 180 cittadini destinatari dell’assurda pretesa dell’Ente in ordine alle pratiche del condono edilizio del 1986/’87, assistiti in quella fase solamente da questo gruppo politico che ha poi definitivamente risolto la questione durante l’Amministrazione Comunale guidata dal sottoscritto nel 2014. Così come non ho visto Samuele Maiolo e compagni correre in difesa di quei 14 dipendenti comunali che lo scorso ottobre avevano rischiato di perdere il posto di lavoro, salvati solamente dall’intervento del sottoscritto e del sindacato UGL!
In merito alla questione lamentata da Samuele Maiolo relativa alla richiesta dell’Ente del pagamento di un canone di locazione per la occupazione, peraltro sine titulo, di alcuni alloggi popolari, infine, non posso certamente scagliarmi contro la decisione assunta dai Commissari, i quali oggi devono necessariamente perseguire l’obiettivo di tutelare gli interessi del Comune e scongiurare possibili responsabilità per danno erariale a loro carico, quando so benissimo che la responsabilità di tutto questo è, invece, proprio di quei cittadini destinatari del provvedimento in questione, tra i quali figurano proprio stretti congiunti di Samuele Maiolo e compagni.
Come certamente il segretario cittadino del PD ricorderà, l’Amministrazione Comunale da me guidata già nel 2009 aveva individuato la idonea soluzione per consentire in maniera assolutamente indolore agli attuali detentori dei circa 270 alloggi comunali realizzati a seguito degli eventi alluvionali del 1951/’53 e mai trasferiti in proprietà agli aventi diritto dell’epoca di diventarne pieni proprietari, previo pagamento di una cifra simbolica di euro 500 per alloggio e delle spese per la stipula, registrazione e trascrizione del relativo atto notarile ammontante a circa euro 1.000. A seguito dell’avvio di quella procedura, infatti, una settantina di cittadini interessati, tra i quali anche il candidato a sindaco della lista avversaria Monteleone Cosmo e stretti congiunti di Samuele Maiolo e compagni, anziché aderire all’iniziativa comunale promossero ricorso al TAR, poi naturalmente vinto dal Comune. L’Amministrazione Comunale, tra l’altro, riaprì i termini del bando per ben tre volte, oltre a sanare sino al 2011 le domande tardivamente pervenute, ma una quarantina di quei cittadini, nonostante tutto, anziché aderire all’ultima chance offerta dall’ente con la ennesima riapertura dei termini del bando nel 2011, promossero un’ulteriore azione giudiziaria, questa volta tesa al riconoscimento della usucapione maturata sugli alloggi, al quale poi addirittura rinunciarono formalmente.
Oggi la Commissione Straordinaria avvia una procedura volta a regolarizzare la posizione di quegli alloggi, certamente assai più rigorosa di quella attivata dalla mia Amministrazione, ed ancora una volta quei cittadini si oppongono, quando sarebbe giunto il momento di riconoscere, invece, che questa non è altro che la conseguenza delle proprie azioni, assumendosene adesso le dovute responsabilità. Tutto questo, tutti questi danni a scapito di una quarantina di cittadini, le cui conseguenze sono ancor più gravi di quelle sinora immaginate, si sarebbe potuto evitare aderendo all’iniziativa comunale anziché intavolare improbabili bracci di ferro.
Ma ora si avvicina l’atmosfera elettorale e c’è chi pensa di uscire dal lungo e dannoso letargo...
Romano Loielo
Uniti per Nardodipace