L'amministrazione di Fabrizia a "Crescere insieme": "Critiche pretestuose. La politica è cosa seria"
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«Al diritto “costituzionale di espressione del libero pensiero di critica politica e partecipazione attiva alla vita della comunità”, corrisponde eguale identico diritto di replica da parte di chi guida la comunità, nel rispetto della legge, con responsabilità, lungimiranza e autorevolezza, senza confusione e nervosismo». E’ cosi che inizia la replica del sindaco di Fabrizia, Antonio Minniti e della sua amministrazione, al Movimento “Crescere insieme”. «Alle altre critiche pretestuose e strumentali della “setta” è già stata fornita esauriente risposta e poiché non hanno grande forza argomentativa è bene evitare la noia della ripetitività. La “mancanza di discussione politica e partecipazione”, ad oggi, si caratterizza con la fuga del presidente della “setta” dalla sfida che ci ha lanciato qualche tempo fa per un confronto pubblico sull’adesione del Comune al COGAL. Siamo ancora in trepida attesa! Il continuo emigrare dei giovani? Propaganda preelettorale e demagogia sparse e a piene mani, perché le politiche del lavoro attuate dal Comune hanno coinvolto centinaia di disoccupati, tra cui molti giovani». Poi un ricordo delle iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale fabriziese. «E alla memoria corta della “setta” ricordiamo: i 110 disoccupati delle 51 Giornate misura 122! Il progetto SPRAR, finanziato a tutto il 2019, dove lavorano 7 giovani! I Voucher finalizzati a decine di giovani fabriziesi! I 24 lavoratori LSU/LPU contrattualizzati a tempo determinato! Ma forse alla “setta” riesce più agevole ricordare la titanica impresa di denuncia fatta sulla refezione scolastica, che ha creato sconcerto nella popolazione, diffuso disservizio agli scolari e loro famiglie, e preoccupazione alle dipendenti, tutte giovani, che vi lavorano. Quanto alle dimissioni del vicesindaco, vi sveliamo l’arcano mistero che si cela dietro esse. Andate sul sito del comune di Fabrizia, sezione trasparenza e protocollo, scaricate la delibera del Consiglio Comunale e all’interno troverete allegate le motivazioni delle dimissioni vergate di suo pugno. Non bisogna mai stancarsi di ricordarlo alla “setta” la politica è una cosa seria e non è scontato che tutti possano praticarla». La politica, secondo Minniti e la sua amministrazione «può essere generosa solo in quanto tentativo capace di cambiare le cose a partire da come esse stanno, non da come le cose dovrebbero essere e non sono mai. Noi in questi anni ci abbiamo provato e continueremo a farlo fino allo scadere del mandato. Dopo di che il giudizio passerà nelle mani degli elettori che liberamente decideranno per chi votare alle prossime elezioni amministrative».