'Ndrangheta, ucciso in Spagna Giuseppe Nirta
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E’ morto ad Aguilas, in Spagna il pregiudicato Giuseppe Nirta, 52 anni, originario di San Luca, in provincia di Reggio Calabria.
L’uomo, che era stato coinvolto nell’operazione Minotauro sulla ‘ndrangheta in Piemonte, è stato assassinato da sicari che avrebbero agito a volto coperto. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo La opinion de Murcia, l’omicidio è stato compiuto verso le 22 di venerdì scorso (9 giugno).
A lanciare l’allarme sarebbe stata una donna, sfuggita agli assassini, che al momento dell’omicidio si trovava in compagnia della vittima.
Giunta sul posto, la guardia civil ha trovato il corpo di Nirta crivellato di colpi. Secondo il giornale spagnolo, l’uomo sarebbe stato raggiunto da almeno sette colpi di pistola, uno dei quali alla testa.
Un testimone avrebbe riferito alle autorità, di aver visto “tre uomini mascherati in fuga in una macchina”.
Gli investigatori seguono diverse piste e non escludono che all’origine dell’omicidio possa esserci un tentativo di rapina.
Dopo aver soggiornato ad Aosta, la vittima si era trasferita in Spagna dove, secondo i carabinieri del Gruppo Aosta e la Dda di Torino, era il "dominus effettivo" della ditta spagnola Flos Florum, con la quale era in affari il Caseificio valdostano dell’imprenditore di origini campane Gerardo Cuomo.
Nella sentenza della Cassazione che ha annullato con rinvio la condanna in secondo grado a tre anni e otto mesi di reclusione e 14 mila euro di multa, per associazione di tipo mafioso, Nirta è stato definto “ 'ndranghetista, […] attivo nel settore dei traffici di stupefacenti”.
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