Serra, alla Festa del'Unità Censore promette: "Vinceremo ancora". Cittadinanza onoraria ad Oliverio

Si è conclusa la due giorni della Festa dell’Unità democratica a Serra San Bruno con un incontro moderato dal giornalista Pietro Melia. A portare i saluti del circolo cittadino ci ha pensato il segretario Paolo Reitano che ha sottolineato l’importanza del confronto politico e la necessità che la politica si riappropri del proprio ruolo.  A sancire che la Festa dell’Unità rappresenta una occasione per discutere di cose concrete è intervenuto il deputato del Partito democratico, Bruno Censore che, dopo aver reso notoa la decisione di attribuire la cittadinanza onoraria di Serra al Presidente della giunta regionale Mario Oliverio, ha stigmatizzato il populismo di alcune formazioni politiche soffermandosi poi sul tema dei migranti affermando l’efficacia dell’accordo con la Libia per la gestione della situazione dei migranti voluto dal ministro dell’Interno Marco Minniti: «Certo – ha detto Censore - se un uomo sta in mare io non mi giro dall’altra parte» ma è comunque necessario «contemperare il diritto di essere accolti con il diritto alla sicurezza dei residenti». Censore ha quindi fatto un passaggio sulla politica locale “rassicurando” gli avversari che il governo della cittadina sarà nelle mani del Pd e della lista “La Serra” oltre che fino a fine legislatura per ulteriori 5 anni. Sulla Sanità Censore ha sottolineato «il fallimento dei commissariamenti che non hanno ragione d’esistere perché i presidenti di regione sono direttamente investiti del potere popolare». Il segretario provinciale del Pd Enzo Insardà si è soffermato sulla situazione dell’ente provinciale auspicando «un tavolo per capire il ruolo che questi enti hanno anche dal punto di vista finanziario». A riprendere il tema sanitario è quindi intervenuto il consigliere regionale Michele Mirabello che è anche presidente della III Commissione evidenziando le difficoltà di coesistenza con il commissario alla sanità regionale Scura auspicando una inversione di tendenza attraverso lo sblocco delle assunzioni e l’espletamento dei concorsi. Mirabello ha stigmatizzato il ruolo di chi ha gestito la sanità regionale negli anni precedenti addebitando ad essi la gran parte delle problematiche che ora attanagliano il sistema sanitario calabrese. Il direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia Angela Caligiuri ha sostenuto di aver trovato un’Azienda con un’immagine negativa e che recuperare la fiducia del cittadino è stato un lavoro duro e complesso. Poi i provvedimenti concreti: «A Vibo ci sono 70 figure da assumere. Intanto abbiamo già assunto due medici di Pronto soccorso che verranno mandati a Serra. La mia gestione  – ha sottolineato  – è orientato alla legalità». Il primo cittadino di Serra, Luigi Tassone,  descritto lo stato della battaglia portata avanti dai sindaci per intervenire sulla viabilità provinciale che versa in condizioni pessime. E’ toccato al segretario regionale organizzativo del Pd Giovanni Tuccio fare un mea culpa individuando nella eccessiva conflittualità le cause delle sconfitte alle amministrative, stigmatizzando infine la scissione dei bersaniani e auspicando che l’antico spirito del Partito democratico venga recuperato.

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