Dissesto idrogeologico, Iannazzo (Federproprietà): “Situazione critica nel lametino"
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”Fortemente critica la situazione relativa al dissesto idrogeologico nel lametino: la densità della popolazione, l'abbandono dei terreni montani, l'abusivismo edilizio e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d'acqua hanno sicuramente aggravato la situazione e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio”. E’ quanto afferma l’ingegnere Santo Alessandro Iannazzo, segretario provinciale di Catanzaro di Federproprietà Calabria, l’associazione ambientalista che si occupa della tutela e difesa dei diritti dei proprietari edili e della proprietà edilizia. “Occorre necessariamente intervenire – aggiunge - con politiche di governo dirette a riqualificare il territorio in termini di prevenzione e sicurezza del rischio idraulico ed idrogeologico. La situazione è particolarmente critica soprattutto nelle frazioni collinari di Pianoluppino, Bucolia, Caronte, Acquadauzano e Gabella ricadenti nel comune di Lamezia Terme. In un grande centro urbano come quello di Lamezia Terme, il rischio idrogeologico – osserva l’ingegner Santo Alessandro Iannazzo - è sicuramente tra quelli che comporta un maggior impatto sociale ed economico ed è fortemente condizionato anche dall'azione dell'uomo. La densità della popolazione, l'abbandono dei terreni montani, l'abusivismo edilizio e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d'acqua hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio. In particolare, il territorio di Lamezia Terme è stato interessato da numerosi eventi franosi ed eventi alluvionali distribuiti nelle zone di fondovalle a ridosso dei canali e dei corsi d’acqua principali. Occorre intervenire prontamente prima che la situazione degeneri. Federproprietà – sottolinea il segretario provinciale - sta predisponendo, in comune accordo con gli ordini professionali, un documento programmatico in cui, evidenziando le carenze strutturali del territorio calabrese, individua delle proposte concrete di prevenzione, cura e messa in sicurezza del territorio da rischio idrogeologico da sottoporre all’attenzione della nuova giunta regionale. Non ci dimentichiamo che la Calabria e la Liguria, come evidenziato da Erasmo D’Angelis, capo della task force Italia Sicura di Palazzo Chigi, sono le regioni a più alto rischio idrogeologico in Italia. Prevenzione e messa in sicurezza del territorio – conclude l’ingegnere Iannazzo - devono essere le parole d’ordine, solo così è possibile evitare disastri annunciati”.