Girifalco, Roberto Iozzi: "Una città abbandonata dalla classe dirigente"
- Written by Redazione
- Published in in evidenza
- 0 comments
"Sono passati anni da quando Girifalco era il paese trainante dell'intero comprensorio".
Lo afferma Roberto Iozzi ex Consigliere Comunale di Girifalco ed ex Vice presidente della Comunità Montana fossa Del Lupo.
"L'economia del luogo - aggiunge Iozzi - era sostanzialmente basata su un indotto lavorativo generato dalla presenza dell’Ospedale Psichiatrico e dalla nuova costruzione realizzata in contrada Serra, dove erano impiegate centinaia di professionalità del luogo. Era la fine degli anni sessanta e Girifalco viveva il periodo storico di maggior sviluppo economico. Gli amministratori dell'epoca portarono a Girifalco il Liceo Scientifico per dare un'importante opportunità ai ragazzi di poter studiare nel loro paese".
"Oggi, invece, Girifalco - osserva Iozzi - è una comunità priva di alcuna aspettativa, abbandonata a se stessa e senza la possibilità di ascolto da parte delle istituzioni. Ciò è ampiamente dimostrato dall'atteggiamento attuale della classe dirigente comunale e delle istituzioni preposte, le quali non comprendono e snobbano le esigenze dei cittadini. Questi chiedono, in maniera legittima, sicurezza per i propri figli, senza doverli mandare a scuola con l’elmetto e le scarpe antinfortunistiche per avere maggiore tranquillità durante le ore di lezione. Il liceo scientifico e l'area circostante, infatti, si trovano in condizioni di assoluta mancanza di sicurezza".
"Le aspettative - conclude Iozzi - sono poco rassicuranti e denotano tutti i limiti di una classe dirigente miope rispetto a quelli che sono i bisogni prioritari della collettività".
Related items
- Auto finisce contro un albero: morto un 16enne, tre feriti gravi
- Calabria: incendi in tutta la regione, oltre 110 interventi dei vigili del fuoco
- Auto si ribalta sulla sede stradale, un ferito
- Si ribalta con il trattore e rimane incastrato sotto al mezzo, interviene l’elisoccorso
- Rems di Girifalco, Tassone: “Urgente superare le criticità burocratiche, i diritti vanno rispettati”