'Ndrangheta, latitante calabrese arrestato nel salernitano

All’alba di oggi, in località Campagna (SA), lungo la S.S. 91, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno e della Compagnia di Eboli, con il supporto aereo del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano Faiano (SA), hanno arrestato  Domenico Pepè di 62 anni, originario di Rosarno (RC).

Nel corso dell'operazione un altro rosarnese di 48anni, P.G., è stato denunciato per favoreggiamento.

Al primo è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Riesame in data 30.11.2017, a seguito di rigetto di ricorso da parte della Corte di Cassazione avverso una precedente ordinanza del 23.07.2016 dello stesso Tribunale, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia – poiché indagato per “associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti”. Il secondo, invece, è stato denunciato per il del reato di “favoreggiamento personale” per aver agevolato la fuga di Pepè’.

Quest’ultimo è stato localizzato dai militari in un agriturismo della zona, dove si era presentato con documenti falsi.

L' uomo si era reso irreperibile dal novembre scorso, quando era stato emesso il provvedimento restrittivo, scaturito da una complessa indagine condotta originariamente dai Carabinieri del ROS e del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria, tesa a contrastare un traffico di ingenti quantitativi di cocaina, approvvigionata nella Repubblica Dominicana e in Perù da parte del clan della ‘ndrangheta riconducibile alla famiglia “Pesce” di Rosarno.

In particolare, il Pepè avrebbe ricoperto il ruolo di organizzatore e finanziatore del traffico ed avrebbe avuto direttamente i contatti con i fornitori esteri.

Dopo l'arresto, il 62enne è stato tradotto presso la casa circondariale di Salerno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

 

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