Il Movimento nazionale per la sovranità chiede "l’unità del centro-destra per la Reggio del futuro"
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Riceviamo e pubblichiamo
"È ormai indifferibile che il centro-destra unito, al quale forniamo le nostre valutazioni come elementi per una comune riflessione, riavvii con assoluta urgenza il confronto per definire la piattaforma programmatica, da sottoporre poi al dibattito cittadino e a tutte quelle forze politiche, partitiche e associative che vorranno fornire il proprio contributo alla rinascita della nostra Reggio.
Da qui bisogna partire, dalla definizione del nostro progetto per Reggio attorno a cui individuare la squadra che, con coraggio, abnegazione, amore per la nostra comunità, dovrà poi realizzarlo. Una squadra appunto e non un uomo solo al comando. Chi sarà investito dell’onore di essere il futuro Sindaco della Città dovrà essere il garante per la realizzazione del programma condiviso e capace di essere il capitano della migliore squadra da mettere al servizio della città.
Reggio, dopo i Commissari e ora con l’inadeguatezza della Giunta Falcomatà, deve riscoprire la voglia di porsi all’interno di un complessivo progetto di sviluppo e risanamento che, in questi anni, non è mai stato presentato ai reggini e che possa delineare le linee di sviluppo, l’individuazione delle scelte strategiche. Tutto ciò nonostante notevoli risorse finanziarie disponibili, ma evidentemente inutilizzate o utilizzate male e senza alcun controllo di efficacia.
La risposta strategica passerà attraverso una ritrovata “identità culturale”. Non possiamo più consentire che la soggettività, la straordinarietà e la settorialità continuino ad essere i parametri dominanti.
Bisogna costruire un progetto complessivo per la città. Per far ciò bisognerà recuperare una capacità complessiva di programmare la qualità e lo sviluppo, bisognerà avere le idee, realizzare i progetti. Idee e progetti che, nell’ambito di una programmazione d'insieme e strategica, mettano assieme tutte le risorse finanziarie disponibili nell’ambito di una più efficace e complessiva azione diffusa su tutto il territorio. Se ripartono le opere pubbliche riparte l’economia reggina. L’edilizia da sempre rappresenta il volano dell’economia di una comunità. Significa dare ossigeno alle imprese sane e garantire centinaia e centinaia di posti di lavoro. Oggi i dati sono allarmanti e desolanti per il blocco quasi totale delle attività edilizie per colpa dell’inerzia e della insipienza delle classi dirigenti politiche e burocratiche che oggi amministrano la nostra Reggio.
Bisogna porre un freno alla ormai insostenibile chiusura di tante saracinesche di attività commerciali e artigianali, tartassate da una pressione fiscale e tributaria la più alta d’Italia, anche attraverso misure straordinarie. Occorre creare le condizioni perché i nostri giovani non vadano più via, ma possano sperare di costruire il proprio futuro personale e lavorativo qui nella nostra terra. Bisogna avere la sensibilità per stare accanto alle fasce sociali più deboli e svantaggiate con adeguate iniziative a loro sostegno.
Occorrerà coinvolgere le istituzioni culturali, le associazioni imprenditoriali, di categoria, gli ordini professionali, le organizzazioni sindacali, le tante realtà di volontariato presenti nella nostra città e dovremo avere le carte in regola per poter svolgere un ruolo strategico nell’ambito del Mediterraneo.
Bisognerà pensare in grande per la Reggio Città Metropolitana.
E allora abbiamo provato a mettere in fila alcune tematiche, che vogliono rappresentare l’avvio di un dibattito che dovrà consentire nelle prossime settimane di individuare concretamente cosa intenderemo proporre ai reggini per cercare di far rinascere la nostra città. Riteniamo che il futuro della nostra comunità passi attraverso la declinazione di contenuti di alcuni ambiti specifici, quali la città turistica, quella produttiva, la cultura, le tematiche sociali, le infrastrutture e le strutture intermodali, l’edilizia pubblica e privata, la rinascita delle periferie, il patrimonio storico e archeologico, lo sport, l’ambiente unico del nostro territorio in una unità di vedute con il Parco dell’Aspromonte, la Città Metropolitana.
Dobbiamo riappropriarci della voglia di cambiamento, dobbiamo far riscoprire il gusto di pensare alla nostra città come ad una bella città, dobbiamo divenire i pensatori e gli artefici del suo sviluppo, dobbiamo alla fine riuscire ad imporre la forza della ragione, la forza delle idee, la forza dei valori".
Il Commissario provinciale Mns Ernesto Siclari
Il Commissario Città di Reggio Calabria Mns Franco Germanò
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