A Chiaravalle Centrale bollette “salate”, Donato: colpa dell'ex sindaco

Piovono bollette idriche particolarmente “salate” a Chiaravalle Centrale. E l'amministrazione comunale ha indetto una conferenza stampa per spiegare, esattamente, i termini della questione. “Colpa del precedente sindaco” hanno spiegato l'attuale primo cittadino, Mimmo Donato, l'assessore al Bilancio, Claudio Foti, e il vicesindaco, Pina Rizzo.

I ruoli che stanno arrivando, in buona sostanza, si riferiscono all'annualità 2013. “Bollette poi rimaste incomprensibilmente nel cassetto per anni e anni” hanno precisato gli amministratori, e sulle quali “la vecchia giunta comunale guidata dall'ex sindaco Gregorio Tino aveva applicato, con propria delibera, esorbitanti aumenti di tariffe”. “Con il Comune in dissesto - ha chiarito l'assessore Foti - adesso è l'organismo straordinario di liquidazione che sta gestendo questo enorme e ingiustificato pregresso, andando a recuperare quelle somme per ripianare il debito dell'ente”.

“Debito sicuramente non provocato da noi - ha attaccato il sindaco Donato. - Noi, in bilancio, di questi soldi non sentiremo neanche la puzza, perché andranno a finire direttamente nelle casse dell'Osl”. Da evidenziare anche una serie di problematiche nei conteggi, attualmente in fase di ricalcolo, famiglia per famiglia. “Anche questo un problema ereditato dalla vecchia amministrazione - hanno tuonato i vertici di via Castello - perché la banca dati è rimasta per noi inaccessibile a causa del mancato pagamento della ditta affidataria del servizio di riscossione. Gli uffici hanno dovuto lavorare su file excel”.

Il sindaco ha voluto ringraziare i cittadini “per la comprensione”. Per aver capito, cioè, “chi sono i veri responsabili di questo disastro”. Foti ha ulteriormente precisato che “è stato istituito un ufficio unico per i tributi, sanando una situazione di confusione che impediva ai cittadini di ricevere risposte rapide ed esaustive alle loro istanze”.

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.