Chiusura banca Fabrizia, Minniti: "Sindaco e vice troppo remissivi"

Riceviamo e pubblichiamo

"Alla riunione del 20 febbraio 2019, tenutasi presso gli Uffici della BPER in Catanzaro per affrontare le sorti della filiale di Fabrizia, si sono consumati contemporaneamente una beffa, una farsa ed un dramma. La beffa, perché l’incontro che avrebbe dovuto tenersi in videoconferenza tra Consiglio di Amministrazione BPER e Istituzioni Locali, secondo quanto riferito da Vice Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale nell’incontro preparatorio della sera precedente, si è svolto con funzionari privi del necessario potere ad assumere decisioni conseguenti al confronto di merito che richiedeva a gran voce il mantenimento della filiale di Fabrizia. Eccezione fatta per Sindaco e Vice Sindaco che remissivi con le tesi ufficiali BPER si sono limitati a ratificare quanto in precedenza, probabilmente, già concordato. La farsa perché durante l’incontro, che si è svolto col morto già nella bara, è stata riaffermata la netta volontà di chiusura della filiale a decorrere dal 22 marzo 2019, peraltro, ufficialmente annunciato nello stesso pomeriggio con avviso pubblico affisso presso la sede della medesima agenzia. Infine il dramma, perché la chiusura della filiale, non né indolore né neutrale rispetto agli interessi dei cittadini residenti. Essa colpisce un territorio fragile economicamente, socialmente ed in forte regressione, progressivamente indebolito da politiche di spoliazione e depauperamento di servizi fondamentali con forti ripercussioni e disagi enormi alla comunità fabriziese ed al suo comprensorio. Pertanto, il gruppo d’opposizione, “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia”, non rassegnandosi ad una chiusura, immotivata sotto tutti i profili, auspica che le interrogazioni dei parlamentari “Viscomi e Ferro” e l’interessamento di S.E. il Prefetto di Vibo Valentia, che ha convocato una riunione giorno 27 febbraio 2019, ed alla quale speriamo essere invitati a partecipare per portare il nostro punto di vista, possano spingere la BPER ad un ravvedimento della sua decisione. Chiediamo, altresì, direttamente all’Amministratore Delegato di BPER, Dott. Vandelli, di compiere un gesto coraggioso che scongiuri la chiusura della filiale, anche, alla luce dei conti economici che il gruppo ha raggiunto sotto la sua gestione, portandolo a diventare il 6° istituto bancario d’Italia con 1200 filiali e 402 milioni di utili netti nell’ultimo esercizio. Il gruppo di opposizione stigmatizza, altresì, quanto sostenuto da Sindaco e Vice Sindaco, durante la riunione di Catanzaro che hanno apertamente manifestato orientamenti difformi al mantenimento della filiale. E poiché il problema potrebbe destare apprensione per l’ordine pubblico, chiediamo a S.E. il Prefetto di estendere la partecipazione alla riunione del 27 p.v., ai soggetti portatori di interessi democratici diffusi, invitando tutti i rappresentanti delle Istituzioni Locali, il Comitato Spontaneo formato dai cittadini Fabriziesi, i Parlamentari firmatari delle rispettive interrogazioni, il Codacons e le Organizzazioni Sindacali di Categoria. Tutto ciò nell’ultimo estremo tentativo di far desistere BPER dalla chiusura dell’agenzia locale di Fabrizia".

Antonio S. Minniti – Capogruppo “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia

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