Emergenza coronavirus in Calabria: dalla Regione 25 milioni di euro alle famiglie in difficoltà
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Tende a coniugare il rispetto dei diritti sociali e l’esigenza di sostenere il comparto agroalimentare calabrese il provvedimento approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare ed all’agricoltura, Gianluca Gallo.
La misura, i cui contenuti erano stati anticipati già nei giorni scorsi dal presidente Jole Santelli, che l'aveva indicata come uno dei principali atti della prima fase del nuovo governo regionale, si inserisce nella più ampia strategia elaborata dalla Regione per fronteggiare, sul piano sociale ed economico, le conseguenze negative della pandemia di Covid-19.
In particolare, con 25 milioni di euro ritagliati tra fondi nazionali ed europei, si punterà adesso a garantire nel volgere di qualche giorno l’attuazione di misure di solidarietà che andranno ad innestarsi su quelle promosse dai Comuni, in proprio o con le risorse agli stessi trasferiti dal governo per il soddisfacimento di analoghi bisogni.
«Non più tardi di una settimana fa – ricorda l’assessore Gallo – abbiamo stanziato 200.000 euro in favore del Banco Alimentare, preoccupati dall’aggravarsi di una recessione economica che disvela effetti negativi anche in ambito sociale, spingendo decine di migliaia di famiglie sull’orlo della povertà. Per questo, su indicazione del Presidente e di concerto con l’intera Giunta, abbiamo lavorato per pianificare una risposta istituzionale ancor più forte e articolata, specie in favore di quei nuclei familiari non solo provati da disoccupazione e miseria, ma esclusi anche da qualsiasi forma di sostegno pubblico. Una situazione intollerabile, peraltro foriera anche di ulteriori ripercussioni in una terra in cui la ‘ndrangheta trova nel disagio sociale terreno fertile».
Nelle intenzioni dell’assessorato, attraverso la necessaria e fondamentale opera del Dipartimento Lavoro, formazione e politiche sociali, le somme disponibili saranno ripartite – secondo precisi criteri – ai Comuni calabresi, perché siano poi destinate alle famiglie bisognose esclusivamente per l’acquisto di farmaci e beni di prima necessità. A proposito di questi ultimi, si chiederà agli Enti coinvolti la massima collaborazione per far sì che i buoni alimentari vengano spesi per l’acquisto, in via preferenziale, di prodotti agroalimentari calabresi.
«La crisi collegata al Coronavirus – osserva Gallo – ha colpito duramente anche il comparto agroalimentare, motore dell’economia calabrese. Abbiamo il dovere di tutelare le nostre ricchezze naturali ed economiche. Da qui la scelta di promuovere un’iniziativa che tiene insieme famiglie e produttori, nel segno di quell’impegno che intendiamo perseguire senza esitazioni: difendere la nostra terra riportando la persona al centro di ogni scelta».
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