Coronavirus: in Calabria scatta l'obbligo delle mascherine, ma la Regione non le distribuisce. La denuncia di Italia in comune
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"Il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha inteso emanare l'ordinanza n. 29 del 13/04/2020 che rende obbligatorio per chiunque dovesse spostarsi all'interno del territorio regionale per comprovate esigenze l'utilizzo della mascherina 'o, in alternativa, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca'. Il contesto storico ed epidemiologico che stiamo vivendo in queste ultime settimane imporrebbe la collaborazione fattiva e costruttiva di tutte le forze politiche e dei cittadini per superare insieme, e nel migliore dei modi, l'emergenza sanitaria in cui ci siamo ritrovati catapultati".
È quanto scrive in una nota il coordinatore calabrese di Italia in comune, Serafino Tangari.
"Risulta però evidente - aggiunge Tangari - che non si può più tacere di fronte ad una gestione pressapochista della salute pubblica, che demanda, scarica e soprattutto abbandona il cittadino nella dura battaglia contro la pandemia".
Per Tangari "l'incapacità e l'inettitudine di gestire una così grave situazione" emergerebbe "dall'obbligo di indossare qualsiasi indumento che copra naso e bocca".
"Regioni come Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia, e parzialmente anche Liguria e Sicilia", denuncia il responsabile di Italia in comune "distribuiscono gratuitamente le mascherine protettive a cittadini ed operatori economici, mentre la Regione Calabria certifica l'incapacità di proteggere i calabresi obbligandoli a soluzioni fai da te e a confidare nell'intervento divino".
Pertanto, Tangari invita i "cittadini calabresi" a "restare a casa il più possibile e di utilizzare solo mascherine, anche se queste sono introvabili ed estremamente costose".
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