Molinaro (Lega): "No al Mes come fondo salva Stati. Sì, come fondo salva salute"
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“No alle risorse del Mes, come fondo salva Stati. Sì, come fondo salva Salute, per investire sui ‘deficit’ della Sanità pubblica calabrese”.
A dirlo, è il consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro che aggiunge: “Nella progettazione degli investimenti sul sistema sanitario del prossimo futuro, esigenza evidenziata, drammaticamente, dall’emergenza Covid-19, non ci può essere solo l’aumento dei posti di terapia intensiva ma vanno affrontati ed eliminati i problemi preesistenti misurati nel divario Sud e Nord del Paese. I dati ufficiali – fa presente Molinaro-, ci danno la cifra delle disuguaglianze sui Livelli essenziali di assistenza (Lea), indicatore dell'efficienza dei singoli servizi sanitari regionali; la Calabria è al disotto della media nazionale e con circa 30 punti percentuali in meno rispetto ad alcune Regioni del Nord. Un divario da colmare!”
Per Molinaro, “la scarsa efficienza ci consegna il triste primato della mobilità sanitaria. I cittadini calabresi, se hanno le possibilità economiche, sono costretti ad andare fuori regione, da Roma in su, per sottoporsi a esami diagnostici, interventi chirurgici e terapie specialistiche e oltre al costo oneroso per la sanità in Calabria, un cittadino corre il rischio di vivere mediamente 18 anni in meno in buona salute rispetto ai coetanei di alcune Regioni del Nord. Colmare le disuguaglianze – osserva Molinaro-, significa costruire i nuovi ospedali già finanziati, ma rivendicare le risorse del Mes per ammodernare il sistema ospedaliero: poter sostituire le apparecchiature mediche, realizzare istituti pubblici di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), digitalizzare il Sistema sanitario regionale, integrare le attività sanitarie della Rete ospedaliera-Centri di ricerca e di eccellenza con la gestione dei servizi territoriali, in particolare la Rete di igiene pubblica, la telemedicina per l'assistenza domiciliare. Non per ultimo, investire nella formazione, incrementando la partecipazione nelle scuole di specializzazione e nell’integrazione degli organici per garantire copertura e continuità dei servizi sanitari”.
“Ritengo necessario uno straordinario impegno politico e di programmazione della Calabria –conclude il consigliere regionale- con le altre Regioni del Sud, investendo sinergicamente le risorse del Mes per colmare le diseguaglianze nel diritto alla salute di tutti i cittadini italiani”.
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