Calabria, emergenza covid: dalla Regione spesi 1,2 milioni per aiuti alimentari

Nell’elenco figurano 14.125 chili pecorino crotonese e quasi 275mila bottiglie di passata di pomodoro, ma anche 120mila confezioni di tonno in scatola, 240mila chili di patate silane, poco meno di 100mila litri di olio extravergine d’oliva e 750 quintali di riso della Sibaritide, oltre mezzo milioni di litri di acqua minerale. Prodotti di qualità, tutti a marchio Calabria, ceduti dalle aziende calabresi a prezzo solidale (praticamente, di costo), nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Regione per garantire, attraverso il Banco alimentare Calabria e il Banco opere di carità, aiuti alimentari alle famiglie calabresi segnate dalla crisi scaturita dalla pandemia.

Il bilancio complessivo delle azioni pianificate e attuate è stato stilato dal dipartimento Agricoltura, in coda alle ultime consegne effettuate nei giorni scorsi in favore delle due onlus. Formalità burocratiche a chiusura di un’operazione finanziata attraverso un fondo straordinario di 1,2 milioni di euro garantito dal Consiglio regionale, in aggiunta ai 200mila euro messi a disposizione fin dal marzo 2020, nella prima fase dell’emergenza, dalla giunta regionale, all’epoca presieduta da Jole Santelli.

«Un impegno preso nelle prime, drammatiche, settimane dell’emergenza sanitaria – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e al Welfare, Gianluca Gallo – è stato mantenuto perseguendo un duplice obiettivo: assicurare un aiuto immediato alle tante famiglie colpite dalla crisi e, al tempo stesso, sostenere le produzioni agroalimentari locali, contando anche sulla disponibilità delle aziende calabresi che hanno aderito alle manifestazioni d’interesse, garantendo forniture a prezzi solidali».

A completare il quadro, i risultati colti attraverso “La Calabria agricola solidale”, iniziativa collaterale – promossa sempre dal dipartimento Agricoltura – che ha permesso di aggiungere nel carrello della spesa di molti nuclei familiari i prodotti volontariamente donati da diverse aziende agroalimentare del territorio. «Una sinergia – chiosa l’assessore Gallo – che si è rivelata decisiva in un periodo di grandi e diffuse difficoltà, consentendo di dar vita a un modello che ha ben funzionato e che, mediante l’operato di Banco alimentare e Banco delle opere di Carità, ha permesso di offrire risposte certe e rapide, nel corso del 2020 e anche nei mesi che verranno, a migliaia di persone, attraverso una rete istituzionale solidale e sociale rivelatasi un valore aggiunto».

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