Verso le Regionali, il movimento “Mediterraneo è Calabria” pronto alla sfida
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Riceviamo e pubblichiamo
“Le elezioni regionali chiamano, il movimento “Mediterraneo è Calabria” risponde.
Da qualche settimana il sodalizio politico che ha sposato il progetto “Cambiamo!” (il partito fondato dal governatore della Liguria Giovanni Toti) e stretto alleanza con il Partito dei Pensionati, ha iniziato le “grandi manovre”.
Tradotto: si lavora alacremente alla formazione delle liste per essere della partita (anche se con spirito critico) nella metà campo del centrodestra.
Va anche in questa direzione l' incontro di qualche giorno addietro a Soverato.
Segnali chiari quelli lanciati dal coordinatore regionale Francesco Bevilacqua, da quello provinciale di Catanzaro Raffaele Mancini e dal presidente del Partito dei Pensionati Mario Luzzi.
«La Calabria in questo momento storico deve e può diventare la nuova locomotiva d'Italia» hanno ripetuto più volte i tre.
In platea il sì convinto di candidati, sindaci del comprensorio, amministratori locali, simpatizzanti e cittadini.
Nel corso dell'incontro è stata più volte ribadita la necessità di insistere sulle valore delle "competenze".
Il prototipo dei candidati deve incarnare l’emblema di persone credibili e affidabili per dare sfogo a un progetto “calabrogentrico” in cui uomini e donne sono chiamati in egual misura a fornire il loro contributo.
Che, sin d'ora, si annuncia essere un virtuoso percorso di coinvolgimento delle eccellenze calabresi, pronte a mettersi al servizio di territori e popolazioni.
«Non dobbiamo vergognarci della nostra terra della quale occorre far rifiorire le potenzialità inespresse e mai sfruttate, sia per incompetenza delle classi politiche che si sono succedute, sia per la presenza di un contropotere criminale con il quale la politica è spesso scesa a patti, sia anche per un contesto sociale portato alla rassegnazione e all’attesa che altri risolvano i problemi», l'altra idea cardine sottolineata a più riprese.
“Mediterraneo è Calabria” intende ridare dignità alla regione e punta molto sulla voglia di riscatto e sul desiderio di rinascita di una terra per molto tempo sedotta e abbandonata.
Ecco perché nella sala allestita (e occupata) nel pieno rispetto delle norme anti – Covid il secco no” all’assistenzialismo ha camminato di pari passo con il “sì” deciso a uno sviluppo vero, infrastrutture utili, lotta seria alla criminalità.
«È il momento di prendere concretamente in mano il nostro destino con la consapevolezza che stiamo dando vita a un progetto che, indipendentemente dal risultato delle Regionali, intende proiettarsi nel futuro e mettere radici sui territori in modo da rappresentare un sicuro punto di riferimento per chi auspica un reale cambiamento delle sorti della regione», le conclusioni unanimi tratte a conclusione dell'iniziativa”.
“Cambiamo!” e “Mediterraneo è Calabria”
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