Tac rotta all’ospedale Pugliese di Catanzaro, Lo Schiavo: "Inaccettabile privazione del diritto alla cura"
- Written by Redazione
- Published in Politica
- 0 comments
«Il presidente della Regione, nonché commissario della Sanità, Roberto Occhiuto, non rimanga indifferente di fronte alle gravi criticità sanitarie che, con cadenza ormai quotidiana, emergono in tutta la regione. La sanità in Calabria, dopo anni di progressivo impoverimento cui nessun commissario ha saputo far fronte, appare oggi sempre più allo sbando, configurando un’ormai conclamata e sistematica violazione del diritto alla salute dei cittadini sancito dall’art. 32 della Costituzione italiana».
È quanto afferma, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo (gruppo de Magistris presidente) intervenendo sulle problematiche che interessano il settore della sanità in Calabria e, in particolare, sul guasto della Tac nel presidio ospedaliero Pugliese di Catanzaro.
«Non è accettabile - afferma a tal proposito Lo Schiavo - ciò che avviene all’ospedale Pugliese di Catanzaro dove ben 60 persone sono in attesa di poter effettuare esami oncologici a causa di un guasto alla Tac che necessita di alcune componenti elettroniche da almeno due settimane. Una situazione intollerabile che rappresenta drammaticamente la condizione della sanità regionale, caratterizzata da carenze strutturali che non fanno altro che alimentare l’emigrazione sanitaria e creare enormi disagi a centinaia di famiglie già provate dai problemi di salute dei propri cari. Carenze che purtroppo nelle forme più varie si registrano anche in altri presidi, basti pensare a ciò che avviene a Vibo Valentia dove a causa della mancanza di anestesisti si arriva ad annullare gli interventi programmati. Non si perda altro tempo, dunque, e si intervenga con misure decise che colmino le inefficienze e superino quelle criticità che impediscono la piena realizzazione del diritto dei cittadini a vedersi garantita una sanità pubblica affidabile e in grado di rispondere ai loro bisogni. Occhiuto, cui presto le modifiche al Decreto Calabria riconosceranno rafforzati poteri in materia di sanità, dia seguito agli impegni presi e si faccia garante di diritti troppo a lungo disattesi».