Serra, Procopio e Tassone: “La biblioteca va valorizzata seguendo la legge, troppe incongruenze nella procedura del Comune”

“Siamo assolutamente per la promozione della cultura e, in particolare, della nostra biblioteca, ma leggi e procedure devono essere rispettate e non si possono cercare scorciatoie, magari per agevolare altre prospettive”.

È quanto affermano i consiglieri di minoranza Antonio Procopio e Luigi Tassone che individuano punti critici nella manifestazione di interesse per la scelta di un soggetto idoneo alla gestione del servizio di supporto alle attività della biblioteca “Enzo Vellone” e nel conseguente schema di convenzione.

“Già nel 2014 – sottolineano i due esponenti del Pd – era stata avviata un’analoga manifestazione di interesse, ma all’epoca la presidente dell’Aib, l’associazione rappresentativa della professione a livello nazionale, scrisse ufficialmente al sindaco pro-tempore per segnalare la necessità della presenza nell’organico comunale della figura del bibliotecario poiché non è consentito ai volontari lo svolgimento di attività professionali come la consulenza al pubblico o il prestito. Nella convenzione, la cui durata prevista è di 5 anni, viene, invece, esplicitamente richiesto all’associazione che sarà selezionata di ‘mettere a disposizione un numero di volontari congruo a garantire lo svolgimento delle attività’. La convenzione ribadisce, inoltre, che per l’esecuzione delle attività, ‘l’associazione si avvale della libera e gratuita opera prestata dai soci, ad esclusivo titolo di volontariato, senza corrispettivi da parte del Comune’.

Entrando nei dettagli, Procopio e Tassone richiamano la legge regionale n. 17/85 che stabilisce che la biblioteca “deve essere dotata di personale specializzato per favorire la sua migliore conservazione e la sua più ampia conoscenza e diffusione” e che “l’organizzazione e il funzionamento dei servizi della biblioteca sono affidati al Comitato di gestione della biblioteca, nominato dall’Ente locale”. La stessa legge puntualizza, per come rilevato dai consiglieri di opposizione, che “le biblioteche degli Enti locali devono essere fornite di personale scientifico, tecnico, esecutivo e ausiliario nella misura idonea a garantire la migliore realizzazione dei servizi” stabilendo anche i canoni per lo svolgimento dei concorsi per la copertura dei posti di bibliotecario.

Dunque, secondo Procopio e Tassone, “la biblioteca va certamente valorizzata, ma seguendo le disposizioni di legge e senza procedure confuse e frettolose che lasciano il sospetto di scopi secondari. Riteniamo, pertanto,  necessaria e urgente la revoca della procedura in quanto le incongruenze rispetto al dettato normativo sono evidenti e non possono essere taciute”.

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.