Ripepi demolisce Falcomatà: "Mettendo in discussione il Waterfront, il disastro raggiunge l'apoteosi"
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"Disastro economico, etico e morale nell'azione amministrativa di palazzo San Giorgio". Un giudizio inappellabile, quello di Massimo Ripepi, che boccia a 360 gradi l'operato della maggioranza di centrosinistra in carica dal novembre dello scorso anno "L'azione demolitrice insieme all'incompetenza - sostiene il Consigliere Comunale di Forza Italia, Delegato alle Città Metropolitane della Commissione Politiche Istituzionali e Riforme dell’ANCI Nazionale, nonché membro del Coordinamento dei Sindaci delle Città Metropolitane dell’ANCI Nazionale - stanno portando la città in un baratro da cui sarà difficile uscire. Di ritorno ci sarà la solita tiritera ma 'quelli prima di noi'. Sarà poi la storia a giudicare se hanno fatto bene o male. Ora, ad un anno dal vostro insediamento - afferma rivolgendosi agli inquilini di Palazzo San Giorgio - continuate a fare danni per la città, gaffe istituzionali, inganni senza mentire, cioè fate politica con la 'p' minuscola. Abbiamo presentato interrogazioni su oltre tre milioni di euro di contributi per l'innovazione energetica da voi persi per manifesta incapacità, mentre fate la farsa della apertura del parco Caserta a data da destinarsi. Fate giornate sulla mobilità ed intanto perdete altri milioni di euro di fondi e su altri siete in ritardo. Stendendo un velo pietoso sulla vicenda Miramare e sul bando farlocco appena fatto, vi chiediamo tramite interrogazione cosa intendete fare e quali sono i programmi di valorizzazione del Miramare e degli altri immobili di proprietà comunale. Su aeroporto, sanità ed ospedale si sono sprecati fiumi d'inchiostro, siete rimasti immobili, malgrado i governi amici regionale e nazionale. Non parliamo della gaffe 'Reggina' dove un 'debitore' del Comune ha cercato di mettere la pezza. Il disastro della gestione idrica, ha fatto sì che nell'opinione pubblica reggina si aggiungesse 'idrico' al cognome del delegato alle acque, che non si trovano. Per non parlare di nomine ed incarichi dati in nome dell'eticità e della trasparenza. Dite di essere prigionieri della burocrazia comunale e non operate per cambiare i gattopardi, anzi quando non riuscite a trovarne all'interno ricorrete all'esterno, previo blocco della magistratura. Al sorriso falso e cortese anteponete all'interno delle istituzioni una protervia ed un cinismo alla House of Cards". "Tra poco - anticipa Ripepi - si svelerà anche la grande bugia in merito alla collocazione dei lavoratori della ex Multiservizi. L'apoteosi si raggiunge oggi con la messa in discussione del progetto finanziato del Regium Waterfront, unico fatto reggino in cui la stampa internazionale parla in positivo. Siete l'esemplificazione plastica della definizione di politica fatta dal creatore del dottor Jekyll e di Mister Hyde: 'la politica è forse l'unica professione per la quale non si considera necessaria nessuna preparazione specifica'. Reggio con il Waterfront si candida ad essere tra le più belle città del Mediterraneo investendo nella bellezza, nell'identità, candidando la città a baricentro del Mediterraneo interpretando la volontà dei cittadini ad avere una città bella e gentile, nel solco di Barcellona, Bilbao, Salerno. Sul Regium Waterfront il prefetto dell'epoca 2013 si pronunciò così: 'opere che, mirano al rilancio di Reggio Calabria, che non può rimanere ferma ma deve progredire, oltre ad avere garanzie sulla normalità quotidiana'. Oggi non si progredisce sulle opere anzi si regredisce e non ci sono garanzie sul quotidiano acqua, manutenzione, strade, trasporti urbani, pulizia della città, periferie. Invece si fanno proclami e si attua la cultura dell'apericena e la Città rimane ingessata ed avvitata su se stessa". "Servono - sottolinea l'esponente 'azzurro' - anche opere come il Regium Waterfront, per riportare la bellezza in un corpo martoriato, per restituire senso, valore e significato al vivere di ciascuno e all'agire personale e collettivo. Noi affronteremo e ci confronteremo con le sfide del presente e con le emergenze della città a difesa della libertà, costruendo spazi di convivenza, di incontro, di testimonianza, di verità, guardando al metodo cristiano, come metodo per guardare la realtà e confrontarsi con essa per un risveglio etico e morale della città".
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