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Niglia: Non si consegni Vibo alla criminalità

 "Qualora il Governo Renzi non prenderà provvedimenti, concreti e immediati, a tutela del Vibonese che, è bene ricordarlo, rischia di perdere circa mille posti di lavoro, si consegnerebbe di fatto questa realtà territoriale nelle mani della criminalità organizzata. Questo lo Stato  non può e non deve permetterlo". Non usa mezzi termini il Presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia per descrivere, in una nota, i rischi che incombono sul territorio vibonese. La gravità della situazione è tale da far parlare, ormai, di “Caso Vibo”. Un “caso” che investe tutti i settori, non da ultimo quello relativo ai dipendenti dell’ente di contrada Bitonto, da mesi senza stipendio. Per cercare di trovare una soluzione concreta, lunedì prossimo, accompagnato da una folta delegazione di sindaci, il Presidente Niglia, incontrerà a Roma, i responsabili della segreteria tecnica del Ministro dell'Interno. Durante la trasferta romana, mercoledì 11, la delegazione vibonese avrà un incontro con il sottosegretario all'Interno Gianpiero Bocci, al quale verrà avanzata una serie di dettagliate richieste. In particolare, scrive Niglia "ponendo al centro l'aspetto finanziario dell'Ente Provincia, oramai non più sopportabile. Chiederemo un intervento straordinario ed eccezionale che vada oltre l'attuale normativa. Un provvedimento atto a garantire le risorse necessarie a riprendere l'assolvimento dei servizi pubblici essenziali, a normalizzare l'erogazione del pagamento degli stipendi ai lavoratori e a dare ossigeno alle imprese del territorio».

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