Serra, De Raffele: “PD inattendibile, sono loro gli artefici della chiusura dell’ospedale”
“Stiamo ancora aspettando la visita del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio al nostro ospedale promessa dal presidente della Commissione Sanità Michele Mirabello durante una trasmissione radiofonica (alla quale sono intervenuto telefonicamente), visita che, secondo quanto fu detto allora, sarebbe stata chiarificatrice rispetto alle problematiche esistenti”. Il presidente del Consiglio comunale Giuseppe De Raffele ha analizzato, durante una conferenza stampa svolta nel palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci, la situazione del “San Bruno” rilevando quelle criticità che, a suo dire, “compromettono la piena realizzazione del diritto alla salute nel comprensorio montano”. “Ci era stato promesso – ha tuonato l’esponente del movimento ‘Progetto Salute Pubblica’ - che sarebbe stata levata la clausola che stabilisce che, quando il nuovo ospedale di Vibo sarà completato, tutti i posti letto per acuti del territorio saranno spostati nella città capoluogo di provincia, ma l’impegno è stato disatteso. Ci è stato promesso che il Laboratorio analisi non sarebbe stato toccato, e ora salta fuori che il Laboratorio analisi sarà mantenuto esclusivamente per i degenti. Promesse che la dicono lunga sull’attendibilità di questi interlocutori”. De Raffele ha poi sottolineato come, all’atto della pubblicazione del decreto n. 30/2016, “il locale circolo del PD ha esultato sostenendo che, grazie al loro impegno, si sta aprendo una fase nuova per l’ospedale. Su questo concordo: con la loro azione – ha affermato con amarezza - si sta avviando la fase della chiusura dell’ospedale in quanto tale”. “Voglio far notare – ha aggiunto De Raffele – che il PD guida il Governo centrale ed amministra la Regione. Il commissario Massimo Scura è un uomo del PD nominato dal PD. Non so se il PD vuole negare anche questo”. Infine un’annotazione polemica: “riscontro l’assenza dei comitati civici, che spariscono quando governa il PD. Il comitato pro-ospedale si dovrebbe svegliare e fare un’azione di protesta forte. Lo stesso dovrebbero fare tutti i sindaci e tutte le forze politiche: l’ospedale è un patrimonio per la comunità e dobbiamo difenderlo con le unghie e con i denti”.
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