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Serra. Scuola primaria e per l’infanzia di Terravecchia, ok della giunta alle indagini diagnostiche

La giunta comunale ha approvato l’atto di indirizzo per l’esecuzione di indagini diagnostiche su elementi strutturali e non strutturali nell’edificio scolastico “Azaria Tedeschi”. Con apposito decreto del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca erano infatti state approvate le graduatorie su base regionale ed era stato fissato al 31 gennaio 2016 il termine ultimo per l’affidamento delle indagini diagnostiche. Con lo stesso decreto era stata accolta l’istanza del Comune di Serra San Bruno per la scuola primaria e per l’infanzia di Terravecchia. Oltre ai fondi stanziati dal ministero, ammontanti a complessivi 9.160 euro, il Comune impiegherà fondi propri per un importo massimo di 1.840 euro. Le indagini diagnostiche servono a rilevare la vulnerabilità di edifici vetusti misurandone la stabilità ed evidenziando eventuali rischi.

 

 

Serra, Toni Poletto e il bosco di Santa Maria: quando i destini si intersecano

Toni Poletto ha 85 anni ed un bagaglio conoscitivo ed educativo non comune a tempi d’oggi. Accompagna la sua originale eleganza a toni pacati e concetti fermi. In 7 decenni di vita a Serra San Bruno ha carpito i segreti di straordinari paesaggi naturali, è diventato un imprenditore stimato. Per questo il professor Giuseppe Contabile lo ha voluto portare fra gli alunni della scuola media “Ignazio Larussa”, con cui si è piacevolmente confrontato. Ha raccontato, ascoltato, consigliato, risposto alle domande di ragazzi che appartengono ad una generazione per molti, troppi versi diversa dalla sua. Si è aperto al cospetto degli alunni narrando il suo sogno che era quello di volare e la realtà che è stata quella di far crescere la sua azienda nella cittadina della Certosa. L’evento culturale “Il bosco di Santa Maria. Dalla fabbrica di cellulosa e carta del 1892 alla centrale a biomasse del 2015” si è così trasformato in un momento saliente non solo dal punto di vista didattico, ma anche umano. “Le cose che mi piacciono – ha esordito Poletto – sono quelle in cui ho creduto. È fondamentale innamorarsi del lavoro che si intende fare”. Poi una sintetica ma appassionata descrizione del bosco di Santa Maria: “è uno dei più belli d’Italia. Custodisce l’abete bianco, esemplare che si riproduce con l’assistenza dell’uomo e che riesce a resistere alle piogge acide. Il bosco va curato e diradato: per ogni ciclo successivo devono restare le piante migliori”. Non meno attenzione ha riservato alla descrizione storica della cartiera della famiglia Fabbricotti, “la prima in Italia” che “ha prodotto la cellulosa dal legno”. “Pensate – ha sottolineato Poletto per far comprendere l’evolversi dei contesti produttivi e sociali – che produceva  30 tonnellate di carta per settimana, oggi questo avviene in un’ora. La richiesta mondiale di carta attualmente è di 400 milioni di tonnellate all’anno”. Nel presente ci sono le basi per una prospettiva di sviluppo: l’Accademia italiana di Scienze forestali di Firenze sta effettuando prove di resistenza sull’abete bianco del bosco serrese e i risultati sembrano lusinghieri. La certificazione scientifica delle sue qualità aprirà la strada ad interessanti orizzonti nel campo dell’edilizia.

La Calabria è la regione più soggetta ad infiltrazioni mafiose: i numeri

È uno studio del Corriere della Sera, che prende in considerazione gli ultimi 5 anni, ad offrire un quadro della situazione sui Comuni commissariati per il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata: 33 sono gli Enti locali che sono stati oggetto di apposito provvedimento di bonifica (14 in Sicilia, 12 in Campania, 2 in Piemonte, 1 in Puglia, 1 in Lombardia e 1 in Liguria). Non c’è univocità di colore politico per quanto riguarda le  amministrazioni coinvolte. La provincia di Reggio Calabria, insieme a quella di Napoli, guida la “classifica” per Enti commissariati ed è la stessa Città in riva allo Stretto ad essere il primo grande centro toccato da questa speciale misura. Taurianova risulta essere il primo Comune sciolto (1991). Sempre nella Punta dello Stivale si trovano due Comuni finiti spesso all’attenzione dei media nazionali: San Luca e Platì. Nel Vibonese, un caso che ha aperto discussioni in materia di commissariamento e possibilità di ricandidatura degli amministratori è quello di Nardodipace.

Case accessibili, fine dell’incubo per i disabili: trasferiti i fondi al Comune di Serra

È stato un cammino lungo, tortuoso, che ha portato quasi a perdere la pazienza e la speranza. Ma finalmente sul Burc n. 2 del 13 gennaio sono apparse le prime confortanti notizie. Per comprendere i sentimenti vissuti dai diretti interessati è utile riavvolgere il nastro e tornare indietro. La storia inizia il 24 giugno 2011 quando viene pubblicato l’avviso pubblico “Case accessibili – Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche e domotica nelle abitazioni private dei soggetti diversamente abili” con una dotazione finanziaria di 5.220.000 euro. L’assessore al Lavoro ed alle Politiche sociali dell’epoca Francescantonio Stillitani lo annuncia con orgoglio, certamente inconsapevole del tragitto accidentato che seguirà. Sono gli stessi funzionari che si accorgono delle difficoltà a gestire “un bando nato male” il cui iter viene costellato da tecnicismi e continue richieste. Le integrazioni documentali si susseguono, di conseguenza si rendono necessarie delle proroghe. Si scatena la rabbia dei beneficiari perchè il tempo passa ed i fondi non arrivano. Ed, intanto, chi ha avviato i lavori deve pagare le ditte che li hanno eseguiti. Nella cittadina della Certosa nel mirino finisce il Comune, si parla di “inadempienze”. La realtà è peró diversa. Ed è lo stesso decreto di trasferimento dei fondi a chiarirlo nel passaggio in cui viene specificato che “a tutt’oggi a causa di problemi amministrativi che hanno comportato lungaggini e difficoltà operative emerse nella gestione degli interventi, si rende necessario trasferire l’anticipazione dell’80%, al fine di non inficiare sull’ottimizzazione dei servizi di assistenza verso una utenza debole quale è quella dell’handicap in situazione di gravità”. Al Comune di Serra San Bruno, al quale è stata assegnata la somma complessiva di 92.757,74 euro, con il decreto 15749 del 21 dicembre 2015 pubblicato proprio sul Burc del 13 gennaio, vengono trasferiti a titolo di anticipazione “59.842,19 euro ovvero l’80% di 74.802,74 euro”. Meglio tardi che mai.

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