“Moltissimi lavoratori e studenti che quotidianamente viaggiano sulla tratta ferroviaria Lamezia-Reggio Calabria lamentano in questi giorni l’aggravarsi della situazione dei collegamenti nella fascia oraria mattutina, strategica soprattutto per i pendolari. A causa di lavori sulla linea tirrenica, infatti, l’unico convoglio utile per centinaia di impiegati, professionisti e universitari, quello proveniente da Cosenza, impiega quasi due ore e 10 minuti per coprire i poco più di cento chilometri che separano la stazione di Sant'Eufemia dalla città dello Stretto”.
E’ quanto dichiara il consigliere regionale Antonio Scalzo (Pd) per il quale “in questo modo, viene causato, com'è di ogni evidenza, un grave danno ai numerosi passeggeri, con una inaccettabile compressione del diritto alla mobilità dei cittadini. Il risultato di tale situazione è che oggi, in Calabria, per spostarsi in treno dal capoluogo di Regione alla città metropolitana, nella fascia oraria mattutina occorrono tre ore di viaggio. Non possiamo consentire – aggiunge Scalzo- che ciò avvenga e per questo, interpretando un’esigenza fortemente avvertita dai cittadini, ci rivolgiamo direttamente a Trenitalia per chiedere l’assunzione di immediati provvedimenti. È di fondamentale importanza attenuare i disagi e garantire a tutti il diritto di spostarsi in tempi ragionevoli all’interno del territorio calabrese”.
Prosegue il consigliere regionale: “La Regione, d’intesa con il governo e con Rfi, sta compiendo sforzi per migliorare la qualità delle ferrovie, come dimostra l’ingente investimento avviato per la modernizzazione della linea jonica. A fronte di tali progetti di carattere strategico, però, si registrano anche scelte irrazionali come quella della dilatazione dei tempi del regionale Lamezia - Reggio. I tempi e i costi di collegamento si riducono sempre più nel mondo, mentre sulla più importante linea ferroviaria calabrese si va in una direzione opposta che, purtroppo, rischia di rendere ancora più difficile il superamento degli ostacoli che si frappongono allo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. Della questione, a mio avviso – conclude Scalzo- è necessario si occupi anche il Consiglio regionale, ferma restando la necessità di un intervento risolutivo e immediato da parte di Trenitalia”.