Lostumbo: "Proposta reddito minimo della Regione rischia di essere propaganda"
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“Ho appreso dalla stampa dell’iniziativa che il dipartimento Lavoro della Regione Calabria avrebbe in mente di lanciare entro fine anno riguardo alla sperimentazione di un modello di reddito minimo per 20mila calabresi attraverso un percorso di accompagnamento per l’inserimento lavorativo". A dichiararlo è Rosario Lostumbo, presidente della Commissione Politiche sociali del Comune di Catanzaro. "Si tratta - afferma - di una proposta che, nonostante sia animata da nobili intenti, resta al momento permeata da troppi dubbi riguardo alla sua sostenibilità economica visto che tuttora agli atti non risulterebbe una precisa relazione economica che ne attesti la copertura finanziaria, né tanto meno sono stati chiariti i criteri con cui si procederà alla selezione degli aventi diritto. Il rischio è che la Calabria si trovi davanti, nuovamente, al tentativo malcelato di fare propaganda sulla pelle dei cittadini proseguendo con la logica assistenzialistica che da tanti anni penalizza il nostro territorio. La preoccupazione è che tale proposta possa fare la stessa fine dell’attesa sperimentazione della nuova carta acquisti o carta per l’inclusione sociale attiva (SIA), destinata a nuclei familiari in condizioni economiche e lavorative di estremo disagio, che il ministero avrebbe dovuto estendere a tutto il mezzogiorno, così come previsto dalla legge di stabilità 2014. Un’iniziativa che si sarebbe dovuta affiancare alla misura di sostegno della Social card, che già in altre regioni era stata adottata con successo, destinando un contributo fino a 400 euro alle famiglie con il nucleo più ampio. In Calabria questo strumento di sussidio non è mai approdato ed è forte il dubbio che quella del Governo sia stata solo una falsa promessa. I cittadini non possono più aspettare perché la soglia della povertà ha raggiunto livelli oramai intollerabili". Accogliendo con favore la volontà della Regione di dare il via ad un percorso di sostegno al reddito per i più bisognosi, non posso che ribadire - termina l'intervento di Lostumbo - l’importanza di un maggiore coinvolgimento in fase di programmazione dei Comuni, che conoscono da vicino i bisogni della comunità, tenendo in considerazione il ruolo di Catanzaro quale città capoluogo di Regione e capofila di distretto sanitario già impegnato in un percorso di assistenza integrata socio-sanitaria destinato a produrre utili risultati”.