San Sostene, le parole del sindaco dopo il mancato scioglimento del comune
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Dopo la pubblicazione, il 23 luglio scorso, del decreto con il quale il Ministero dell'interno ha archiviato la procedura di accesso agli atti per presunte infiltrazioni mafiose nel comune di San Sostene, il sindaco, Patrizia Cecaro ed il suo predecessore Luigi Aloisio hanno tenuto una conferenza stampa nel corso della quale hanno ribadito come "dopo lunghe e non facili vicende, il consiglio comunale non sarà sciolto per presunte infiltrazioni mafiose". Nel corso del suo intervento, il sindaco ha ripercorso l’intera vicenda ricordando le insinuazioni, i sospetti e le "esplicite denunzie, oggi rivelatisi tutti infondati". Nel rivendicare l’evidente correttezza dell’operato delle Amministrazioni guidate dal marito e poi da lei stessa, ha voluto anche ricordare la composta sofferenza subita negli anni dagli amministratori, e in particolare dalla sua famiglia; e ha assicurato la continuazione di un’azione di governo della comunità sansostenese, anche nel segno dei risultati finora raggiunti.