Presentato il Psr Calabria 2014/2020: un miliardo e 103 milioni di euro per l’agricoltura
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Nella sala “verde” della “Cittadella” regionale, il presidente Mario Oliverio ha presentato il nuovo “Programma di Sviluppo Rurale della Calabria 2014/2020”. “A dimostrazione – ha detto Oliverio - che possiamo essere primi in qualcosa e che quando è così bisogna rivendicarlo. Il comparto agricolo calabrese è quello che negli anni della crisi ha retto e ha fatto da traino all’intera Calabria. Un comparto che merita un’ adeguata attenzione. Questo programma è stato tra i primi delle regioni meridionali ad essere approvato e, a distanza di quindici giorni dall’approvazione del POR, per il quale abbiamo recuperato ritardi enormi. Abbiamo lavorato per riscrivere l’intera programmazione. Abbiamo fatto tutto in Calabria. Con ordini professionali, organizzazioni di categoria, enti locali, ricerca e università ed abbiamo cambiato anche il rapporto con la Commissione Europea. La vera sfida si apre oggi, con la fase operativa. Ma siamo sereni perché abbiamo una base solida, avendo compiuto scelte precise e ragionate. A differenza del passato, questi strumenti comunitari si devono parlare tra di loro e devono essere governati attraverso una visione unitaria. In totale, si tratta di circa 3 miliardi e mezzo di euro di risorse comunitarie che dovranno essere finalizzate alla crescita complessiva della Calabria”. In particolare, secondo Oliverio, nell’era della rete, “è sul terreno dell’innovazione che la Calabria gioca la sfida del futuro, per cui bisogna abbattere tempo e burocrazia e mettere gli agricoltori e gli imprenditori in condizione di utilizzare la rete. L’incremento occupazionale e soprattutto quello giovanile sono tra le priorità di quest’amministrazione. Non solo, abbiamo bisogno di far esprimere pienamente le potenzialità del settore primario, in particolare di comparti strategici quali vitivinicoltura, olivicoltura, biologico, al fine di tirare fuori il massimo valore aggiunto. E dobbiamo evitare la dispersione delle risorse, lavorando, affinché la Calabria sfrutti anche le risorse nazionali. Per far questo c’è bisogno di un cambio di cultura e mentalità: la Calabria non deve più essere vista come un problema, come una regione che non è in grado di utilizzare le risorse. E le premesse – ha precisato il governatore - sembrano essere buone, infatti faccio i complimenti al Dipartimento Agricoltura che ha lavorato alacremente anche per la chiusura finanziaria del PSR 2007/2013”. Ha introdotto i lavori dell’incontro, dopo i ringraziamenti per la forte affluenza, il dirigente generale del dipartimento “Agricoltura” Carmelo Salvino, che ha evidenziato come l’approvazione del PSR Calabria sia avvenuta in un momento molto favorevole per il sistema agricolo calabrese, a pochi giorni dal rapporto di Bankitalia sull’andamento dell’economia calabrese, che ha messo in evidenza come l’agricoltura sia l’unico comparto che traina l’economia della nostra regione. “Tra i primi delle regioni meridionali a ricevere l’ok della CE – ha affermato il dg - il PSR Calabria non deve tradire le aspettative del mondo agricolo e deve potenziare la crescita del settore, puntando su innovazione e competitività, favorendo l’inclusione sociale e lo sviluppo delle aree rurali. Ora bisogna tradurre questo programma in azioni e bandi”. A seguire, l’intervento dell’Autorità di Gestione Alessandro Zanfino, che ha spiegato i tratti principali del nuovo PSR, sottolineando che questo programma è stato scritto in Calabria con l’ausilio di sole forze calabresi e non prima di aver riflettuto su cosa servisse realmente alla Calabria, ossia ordine e capacità di organizzazione dell’intero comparto. “Insieme al partenariato – ha spiegato l’Adg – abbiamo analizzato punti di forza e di debolezza, minacce ed opportunità per il settore agroalimentare ed abbiamo lavorato affinchè 1miliardo e 103 milioni ruotassero intorno alle 6 priorità tematiche europee, attivando 14 misure, 38 submisure e 53 interventi ed affinché fosse un reale strumento di sostegno per chi vive di agricoltura e a chi produce valore aggiunto ed occupazione”. Proprio l’incremento dell’occupazione è uno degli obiettivi principali del programma, che punta ad insediare 4000 nuovi operatori, tra i quali almeno 1000 giovani. Zanfino ha approfondito poi gli aspetti sui quali il nuovo Programma investirà in maniera particolare, partendo innanzitutto dal capitale umano: “formazione, l’informazione e la consulenza saranno le basi per creare un sistema realmente competitivo – ha aggiunto – che naturalmente dovrà avvalersi della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Questo programma, oltre a stimolare la qualità progettuale e a promuovere politiche di accompagnamento dell’investimento e di aiuto al reddito degli agricoltori, riserva un’attenzione particolare ai temi legati all’ambiente e ad alla sostenibilità, ma anche alla gestione del rischio, al potenziamento dei servizi, al patrimonio forestale, alla tutela della biodiversità, al sistema economico extra agricolo, al benessere animale, allo sviluppo locale, allo sviluppo ed alla valorizzazione delle aree interne. E perchè questo nuovo PSR possa incidere realmente sui nostri territori, c’è la necessità di bandi veloci, informatizzazione, certezza e rapidità per gli imprenditori”. Soddisfatto si è detto il consigliere regionale Mauro D’Acri il quale ha affermato come, per il mondo agricolo calabrese, si tratti di un giorno importante: “In 8 mesi sono state fatte tante riunioni. Devo ringraziare organizzazioni, ordini professionali, il dipartimento Agricoltura, i colleghi consiglieri regionali, i Gal, ed il presidente Oliverio, il primo che ha creduto nell’agricoltura, tra le priorità della sua agenda di Governo. Vedere tutta questa gente ci fa capire che il progetto è stato compreso e condiviso. Oggi ci assumiamo un impegno importantissimo, la sfida di un’amministrazione che vuole cambiare rotta, anche attraverso questo prezioso strumento che tutti insieme abbiamo preparato”. Il dirigente del settore “Servizio Rurale” Giovanni Aramini ha sottolineato invece come la “definizione dei target individuati da questo programma, significhi fare delle scelte e assumersene la responsabilità, tenendo conto della complessità del nostro territorio, della sua estrema varietà e della visione dell’agricoltura. Non dobbiamo più permettere che la nostra produzione esca fuori dai confini regionali. Ad esempio siamo secondi per produzione di olio, ma imbottigliamo solo l’11% della nostra produzione. Tutto questo nel nuovo programma deve trovare cittadinanza. Dobbiamo pensare a come confrontarci con il mercato, abbiamo necessità di azioni forti di promozione e di servizi”. Il direttore di “Arcea” Maurizio Nicolai, informando che nell’ultimo anno l’Agenzia ha speso 557 milioni di euro ed ha effettuato 5mila controlli, ha sottolineato l’importanza dell’efficienza della burocrazia: “Progetti corretti e filiera del pagamento corretto e la Calabria nei prossimi sei anni farà grandi cose”.
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