Protezione Civile: bufera tra la Cisal e Tansi

"Non ho capito se il dottor Carlo Tansi è interessato a qualche candidatura politica visto che il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, gliene ha offerto l’opportunità, forse involontariamente (?), nominandolo alla guida del più delicato settore dell’intervento pubblico su tutto il territorio regionale, la Protezione Civile. Non  si spiegherebbe diversamente il suo modo di fare inconcludente populismo sugli effetti della disastrosa situazione che si è venuta a creare nei giorni scorsi in occasione della bufera di neve abbattutasi sulla A3 Salerno–Reggio Calabria e che ha interessato in maniera particolare il tratto Rogliano–Cosenza e dove è finita sul banco degli accusati la struttura dell’Anas. Invece di pavoneggiarsi, con le sue plateali dichiarazioni, a salvatore della Patria Carlo Tansi, non avrebbe fatto meglio a mettere in piedi, prima di lasciarsi andare ad uno sfogo  assurdo e incomprensibile, un programma di rilancio, riammodernamento e di ritrovata efficienza della Protezione Civile in Calabria, non senza aver condotto a termine un intelligente opera di ricognizione? O è colpa del sindacato Cisal se la Protezione Civile – secondo Carlo Tansi – è solo   una struttura obsoleta". Gianluca Tedesco dirigente sindacale della Cisal Fpc Calabria risponde senza mezzi termini a Carlo Tansi che accusa il sindacato di cui è Segretario Generale il calabrese, Francesco Cavallaro. "Caro dottor Carlo Tansi non ci sto ad essere definito, avventatamente, 'esponente della vecchia politica' ed essere accusato col mio sindacato di appartenere alle 'sacche conservatrici che tutelano privilegi illegittimi' e ritengo le sue dichiarazioni manifestamente diffamatorie e di questo verrà chiesto conto nelle sedi preposte. Lei sa che ha adottato un provvedimento di riorganizzazione della protezione civile in maniera palesemente illegittima? In particolare, il provvedimento di riorganizzazione degli uffici della Protezione Civile contrasta con l'art. 11, comma 2, della legge regionale n. 4 del 1997, che impone l'istituzione ed il mantenimento di Sale Operative di Protezione Civile presso ogni provincia, mentre senza considerare questi ineludibili fondamenti normativi, ha predisposto un Decreto registrato al n. 235 del 21 gennaio2016, con cui ha disposto la soppressione delle sale operative di Vibo Valentia e Crotone, che verranno accorpate a quella di Catanzaro". E’ stato questo - rimarca l'esponente sindacale - il motivo che mi ha spinto nel contesto del mio quotidiano impegno con la Cisal  che ha sempre dimostrato di avere a cuore le sorti dei lavoratori onesti e della comunità calabrese, a sottolineare i profili di illegittimità non appena sono venuto a conoscenza del provvedimento, ma lei anziché rispondermi con considerazioni giuridicamente plausibili, ha preferito, non avendo altri argomenti a disposizione, spostare il confronto sul terreno della polemica e delle accuse gratuite". "E’ questo - si chiede in conclusione Tedesco - che la Calabria ha sempre chiesto per attivare, dopo i disastri ambientali degli ultimi anni, una inversione di rotta a 360 gradi?" 

 

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