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Papa Francesco accoglie 5mila fedeli calabresi dell'Associazione Nazionale Azione Sociale

Piu di 5mila fra soci e simpatizzanti dell’Associazione Nazionale Azione Sociale hanno partecipato all’udienza papale odierna. Spettacolare la coreografia predisposta dai fedeli calabresi in piazza San Pietro con decine di striscioni, un migliaio di cappellini e oltre 200 casacche delle delegazioni dell’Anas provenienti anche dall’estero e segnatamente da Mosca. I momenti più emozionanti sono stati la consegna dei doni al Santo Padre (cesti di pani tipici  preparati dalle sedi di provenienza dei pellegrini) e la distribuzione fra i fedeli di circa 3mila prodotti donati dai panificatori di Platì. “È un onore per me rappresentare a livello regionale questa comunità – ha dichiarato il presidente calabrese dell’Anas Gianfranco Sorbara - e devo dire che Pino Lufrano, che rappresenta Anas in provincia di Cosenza, oltre ad essere il mio vicario, e Pasquale Perri, responsabile della sede Anas zonale Aspromonte, hanno dimostrato che fare volontariato col cuore, senza secondi fini, gratifica personalmente ed interiormente e dona a chi realmente ha bisogno attimi di serenità e sollievo. Papa Francesco come sempre ci ha emozionato con le parole profuse nell’intera udienza e tutti noi siamo già pronti a organizzare una nuova manifestazione simile per stare accanto a chi oggi più che mai è un simbolo per l’intero occidente”. Sorbara ha poi ringraziato Alessandra Giannola e Antonio Lubrano, presidente e portavoce a livello nazionale dell’associazione. “Sono stati momenti unici – ha invece dichiarato il giovane responsabile catanzarese Raffaele Fimiano – e, in particolare, sono stati davvero significativi i passaggi dell’udienza in cui Papa Francesco si è soffermato sul ruolo fondamentale della famiglia oggi ‘deviato’ dal ruolo delle figure cosiddette ‘tecniche’ a differenza del passato”.

Ospedale ‘San Bruno’, Codacons: “A rischio il diritto alla tutela della salute”

Arrivano ulteriori allarmi in riferimento al futuro del nosocomio serrese. A lanciarli stavolta è il responsabile locale del Codacons Antonio Carnovale che segnala i pericoli per la salute della popolazione dell’area interna del Vibonese. “Apprendiamo gravi notizie – afferma l’esponente dell’associazione a tutela dei consumatori – che riguarderebbero il presidio ospedaliero ‘San Bruno’ e a renderle ancora più preoccupanti è il fatto che la fonte sia istituzionale. Il presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele ha infatti reso note le intenzioni di depotenziamento della struttura. Le sue parole sono facilmente riscontrabili leggendo il decreto 9/2015 e i suoi allegati”. Le ipotesi più pessimistiche, ad avviso di Carnovale, non sarebbero prive di fondamento e “le penalizzazioni che si porrebbero in atto con l’attuazione di tale normativa andrebbero ad incidere in maniera devastante sulla quantità e sulla qualità dei servizi al cittadino-consumatore anche perché le soluzioni prospettate nel decreto in oggetto non sono idonee a garantire gli standard minimi di assistenza”. L’apprensione di Carnovale si traduce nella proiezione di quello che potrebbe succedere con la concretizzazione delle nuove previsioni sul riordino della rete sanitaria: “basti pensare – sostiene – che il trasporto di emoderivati a seguito della paventata soppressione del Laboratorio analisi avverrebbe con l’utilizzo di un furgone, o meglio di un’ambulanza dismessa, che dovrebbe viaggiare su quelle strade provinciali che sono l’emblema dello sfasciume”. A ciò vengono aggiunti alcuni sospetti, nemmeno troppo velati, nel passaggio in cui vengono rilevate “le curiose coincidenze riguardanti il nuovo assetto dell’ospedale di San Giovanni in Fiore”, centro silano di cui è originario il presidente della giunta regionale Mario Oliverio. Su questo aspetto, c’è la speranza che “il commissario ad acta Massimo Scura, nell’esercizio dei suoi poteri, possa incarnare l’organo super-partes che la legge gli affida di interpretare” e che “possa essere rivisto il decreto 9/2015 al fine di tutelare il diritto alla salute di tutti i cittadini del comprensorio montano”. Critiche sferzanti riguardano infine la circostanza per cui le eventuali modifiche del decreto siano state “affidate ad osservazioni che, se non poste in essere con grande solerzia, rischiano di non essere prese in considerazione con la conseguente cristallizzazione delle penalizzazioni”.

 

Calcioscommesse, dubbi su gare di Catanzaro e Vigor Lamezia

Diversi match delle squadre calabresi sono finiti nel mirino dell’inchiesta “Dirty Soccer”, disposta dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catanzaro, che ha portato ad una cinquantina di fermi suddivisi fra 20 province italiane. In particolare, sotto la lente d’ingrandimento ci sono le gare Crotone-Catania (Serie B), Barletta-Catanzaro (Lega Pro), Vigor Lamezia-Barletta (Lega Pro), Hintereggio-Neapolis (Serie D), Vigor Lamezia-Paganese (Lega Pro), Sorrento-Montalto (Serie D), Neapolis-Montalto (Serie D), Montalto-Frattese (Serie D). Curioso l’autogol in Barletta-Catanzaro che determinò l’1-1 finale, insolito il risultato fra Barletta e Vigor Lamezia (3-3). Brutte notizie inoltre per il direttore sportivo ed il dirigente responsabile marketing della Vigor Lamezia, che sarebbero coinvolti nell’inchiesta. Secondo gli inquirenti, la ‘ndrangheta puntava non solo sui trionfi di Neapolis e Brindisi ma aspirava ad inquinare il calcio internazionale e le partite di basket. Ora tutta la Lega Pro rischia di essere sconvolta in un sistema che ha perso credibilità. In questo scenario che potrebbe condurre a retrocessioni in Serie D, la Reggina, retrocessa sul campo, potrebbe essere ripescata in Lega Pro qualora risolvesse i suoi problemi finanziari.

 

 

 

 

 

Serra, giovedì il consiglio comunale discute sul rendiconto 2014

È prevista per giovedì alle 9.30 la seduta di consiglio comunale convocata dal neo presidente Giuseppe De Raffele per discutere di due punti all’ordine del giorno: “Lettura e approvazione verbali seduta precedente” e “Approvazione rendiconto anno 2014 e relativi allegati”. Si tratta di uno dei passaggi chiave, dal punto di vista finanziario, per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Bruno Rosi. Sotto osservazione sarà la posizione che assumerà il consigliere Carmine Franzè dopo le vicende connesse al suo allontanamento dalla maggioranza.

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