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Cns Libertas, Francesco De Caria nominato responsabile regionale del settore Formazione

Arriva un nuovo riconoscimento per il giovane manager Francesco De Caria. Dopo l’incarico di responsabile regionale del settore Sport del Centro nazionale Libertas, i vertici regionali dell’ente di promozione e diffusione sportiva, culturale, turistica e ricreativa hanno deciso di affidargli anche il settore Formazione. La nomina, giunta nei giorni scorsi, era già stata preannunciata direttamente dal commissario regionale Santo Mineo durante la serata di presentazione del comitato provinciale di Vibo Valentia della Libertas svoltasi a Serra San Bruno. “In base al suo curriculum – ha spiegato Mineo - che certifica   esperienze e professionalità, dimostrate più volte,  abbiamo deciso di incentrare sul dottor Francesco De Caria l’organizzazione del settore Formazione e della scuola regionale dello Sport targata Cns Libertas. De Caria sarà affiancato da diversi tecnici delle varie discipline e supportato da persone distinte e qualificate quali la dottoressa Jennifer Puleo, la dottoressa Barbara Andrea Rizzo e la dottoressa Chiara Garito”. E De Caria ha ringraziato i massimi rappresentanti calabresi della Libertas “per la fiducia e la stima più volte dimostrata nei miei confronti. Accetto l’incarico affidatomi – ha proseguito l’esperto in discipline sportive - consapevole del fatto che il settore Formazione rappresenta una delle strutture portanti e più qualificanti in quanto rivolta a tutte le figure sportive che operano alla base: dirigenti, tecnici e atleti. Dai diversi contatti che ho avuto in questi giorni, sia a livello nazionale sia a livello regionale, vi è grande accordo su alcuni principi guida: i bisogni, le esigenze e le istanze che pressantemente pervengono dalla base impongono una struttura in grado di incrementare e valorizzare l’area formativa per essere in grado di fornire un servizio alle associazioni ed agli associati più consono ai tempi ed alle tante aspettative. In questo contesto e con queste premesse – ha aggiunto - risultano importanti tutte le attività svolte dall’area formativa se mirate a creare una rete di iniziative che trovino una progressiva concretezza di realizzazione, un graduale processo di trasformazione pedagogica e didattica e una crescita secondo la definizione di programmi a breve, medio e lungo termine. La sensibilizzazione delle strutture periferiche dovrà smuovere la convinzione dell’indispensabilità di una formazione qualificata e qualificante, coerente alle esigenze della promozione, strutturata per sostenere adeguatamente le richieste della società e del mercato, la qualità tecnica e la capacità gestionale. Inoltre – ha concluso De Caria - diversi saranno i corsi che andremo a proporre su tutto il territorio regionale: operatore sportivo di base, educatore sportivo di base in disabilità, animatore sportivo giovanile, animatore turistico-sportivo, istruttore, dirigente sportivo, gestore di impianti sportivo e tanti altri”.

Serra, Federico: “Illegittimo il rimpasto di giunta effettuato da Rosi”

“La mancata assegnazione delle deleghe da parte del sindaco ai propri assessori desta non poche perplessità su come l’attuale amministrazione intenda gestire questi ultimi scorci del proprio mandato, ma quello che più mi preoccupa, e che come unica rappresentante femminile in seno al consiglio comunale, ho il dovere di evidenziare, è che lo stesso rimpasto di giunta si appalesa, alla luce delle recenti riforme normative e delle pronunce che si stanno susseguendo in materia, illegittimo”. È quanto rileva il consigliere di opposizione Rosanna Federico che sottolinea la necessità di un ravvedimento da parte del primo cittadino. “Il provvedimento col quale il sindaco ha proceduto (senza ancora darne conto al Consiglio!) alla rideterminazione della composizione dell’esecutivo comunale con la nomina di quattro assessori di sesso maschile – specifica al riguardo l’esponente del Pd - non garantisce, infatti, il rispetto delle quote di genere per come imposto dalla legge Del Rio che, all’art. 1, co. 137, stabilisce perentoriamente che ‘nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico’, imponendo, di fatto, l'obbligo di almeno due donne”. Federico entra nei dettagli tecnici della normativa e precisa che “così come sentenziato di recente dal Tar di Catanzaro con riferimento al Comune di Cosenza se pure ‘è ovvio che tale disposizione non possa essere applicata retroattivamente […], nondimeno non pare dubbio che, a partire dalla data in cui ha assunto vigore di legge, ad essa debba essere prestato rispetto nell’adozione di tutti i provvedimenti che vadano ad incidere sulla composizione della Giunta comunale’. Pertanto – a suo avviso - la nuova normativa  troverebbe applicazione non solo per le Giunte di ‘prima nomina’, ma anche nell'adozione di tutti i provvedimenti adottati successivamente alla sua entrata in vigore, ivi compresi i cosiddetti ‘rimpasti’ come quello recentemente operato dal sindaco Rosi”. La rappresentante del centrosinistra rimarca la presunta defaillance della controparte e specifica che “né il provvedimento con cui il sindaco ha proceduto alla nomina dei nuovi assessori ha minimamente menzionato nelle proprie motivazioni la nuova normativa con ciò dimostrando l’assoluta ignoranza degli obblighi di legge e il mancato espletamento di attività volte alla ricerca di rappresentanti di sesso femminile idonee a ricoprire tale ruolo. A prescindere dalla questione prettamente politica che mi vede costretta a contestare apertamente l’operato del sindaco ignaro, ancora una volta, di ciò che gli accade intorno – aggiunge - ciò che è ancor più deprecabile è l’assoluta mancanza di coscienza da parte di molti sindaci della necessità di coinvolgere le donne nei processi decisionali e garantire la piena realizzazione dei principi della rappresentanza paritaria che, ad oggi, rimangono disattesi su gran parte del territorio calabrese tanto da portare all’azzeramento di diverse giunte”. Nel merito della questione di genere Federico puntualizza che “il coinvolgimento deve imporsi non perché regola di diritto, ma in quanto riconoscimento del grande contributo che molte donne, impegnate o meno in politica, possono dare con le loro professionalità e competenze per il concreto sviluppo del proprio territorio e per un vero ‘rinnovamento’ della politica in senso paritario e democratico. L’approvazione da parte del Consiglio regionale dell'emendamento che introduce l'obbligo di rispettare, almeno nella misura del 30 per cento, la rappresentanza di genere nella composizione della Giunta regionale, ha dato in tal senso un’impronta decisiva anche allo Statuto regionale”. Il consigliere di minoranza invita dunque Rosi “a prendere coscienza, prima ancora che della legge, di questo importante principio di parità e democrazia e provvedere al più presto alla  rimodulazione della composizione della Giunta da lui guidata nel rispetto dei principi di rappresentanza di genere e delle norme di legge”.

Serra, vinti 100 mila euro al Bar Cinema Aurora

È cambiata la vita per un appassionato dei “Gratta e Vinci”. Quando stamattina Franca Pelaia ha trovato la copia di un Maxi Miliardario da 20 euro con annessa una lettera di ringraziamento, sotto la porta di quello che fu il cinema serrese, quasi non ci credeva. E invece la titolare e i collaboratori del Bar Aurora hanno effettuato i dovuti riscontri e tutto sembra corrispondere a verità perché la matrice coincide con quella di un biglietto acquistato dalla ricevitoria il 31 marzo e rivenduto nei giorni successivi. “È una fotocopia fronte-retro – afferma Brunello Pelaia – e in base agli accertamenti compiuti non risultano segni di manomissione. Quindi, in base alla mia esperienza, posso dire che la vincita di 100 mila euro è reale”. Grande soddisfazione, dunque, per colui che si presenta come un "padre di 5 figli" e che, seppur in forma anonima, ha voluto esternare la sua gratitudine a chi lo ha reso felice.

Esercito, concorso per 1500 volontari in ferma prefissata di un anno

È stato indetto dal ministero della Difesa un concorso per 1.500 volontari in ferma prefissata di un anno (Vfp 1), che saranno inquadrati nei ranghi a partire dal prossimo dicembre. Il bando di concorso è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale”, serie concorsi ed esami, n. 74 del 23 novembre 2014, e ha riservato il 10% dei posti ai diplomati presso le scuole militari, agli assistiti delle Opere militari, ai figli di militari deceduti in servizio. Possono partecipare i cittadini italiani nati dal 5 agosto 1990 al 5 agosto 1997, in possesso dei diritti civili e politici e senza precedenti penali. È necessario essere in possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado. I candidati dovranno avere una statura non inferiore a 1,65 metri se uomini e a 1,61 metri se donne. Dovranno inoltre superare i test di idoneità psico-fisica e risultare negativi ai test su alcool e droga.  La domanda di partecipazione va presentata, dal 7 luglio al 5 agosto 2015, attraverso il portale dei concorsi online, raggiungibile attraverso il sito www.difesa.it.

 

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