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Giudice di Pace, l’amministrazione: “Aderiamo al ricorso al Tar di Gambino”

SERRA SAN BRUNO - Sono diverse e articolate le azioni messe in campo dal Comune per mantenere l’ufficio del Giudice di Pace. È quanto emerge dal comunicato proveniente dal palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci in cui, premesso che “già dal 15 gennaio le attività risultano sospese e tutte le udienze si stanno celebrando presso l’ufficio accorpante di Vibo Valentia”, viene sviscerata la situazione a partire dalla precisazione secondo la quale la dilazione “inserita nel decreto Milleproroghe poco aggiunge alla già espressa volontà dell’amministrazione di mantenere l’importante presidio di Giustizia, concretizzatasi con la produzione di tutti gli atti, nei termini e nelle modalità di legge, tesi a coinvolgere tutti i comuni del circondario alla partecipazione alle spese e agli oneri di mantenimento”. Dunque, l’attenzione è alta e, anzi, viene sottolineato che “avendo già il Comune adempiuto a tutti gli obblighi necessari, certo non si farà sfuggire l’opportunità di ripresentare la propria istanza senza il bisogno di stimoli esterni in tal senso”. Nel concreto, “appena il ministero della Giustizia renderà note le modalità di presentazione, sarà onere dell’amministrazione, come sempre, di ottemperare alle indicazioni ricevute dal ministero”. Dimostrazione aggiuntiva della sensibilità verso la problematica è il fatto che “l’amministrazione ha deciso di aderire al ricorso al Tar Lazio ai sensi dell’articolo 9 del Tuel, proposto dal nostro concittadino Antonio Gambino, il quale si è reso promotore di un’azione giudiziaria, avanzata nel mese di gennaio, che,  in caso di vittoria, potrà rappresentare un’ulteriore possibilità per il Comune di mantenere l’ufficio del Giudice di Pace”. La maggioranza forzista spiega i dettagli dell’operazione senza omettere di pungere l’opposta fazione politica e, nello specifico, viene chiarito che “la costituzione del Comune nel giudizio de quo significa poter contare su un atto di Giustizia che riporterà sul territorio un importante servizio e che, verosimilmente, in caso di successo eviterebbe anche le spese per i Comuni, in quanto si punta a ristabilire non solo la sede dell’ufficio ma anche il suo funzionamento a spese del ministero, esattamente ripristinando lo stato dei fatti al periodo antecedente la disastrosa riforma targata Partito Democratico”. Intanto, l’udienza per la sospensiva del provvedimento è stata fissata per l’11 marzo.

Sanità, Oliverio: "Rischi derivanti da carenza di medici"

"Nelle strutture ospedaliere, in particolare per alcuni servizi come l’emergenza-urgenza, il pronto soccorso e l’anestesia, la grave carenza di medici e personale sanitario ha determinato situazioni di criticità non più sopportabili perché le condizioni di rischio hanno superato il limite di tollerabilità”. Lo dichiara il governatore Mario Oliverio. “Rispetto a tali situazioni – sostiene il presidente della giunta regionale - si impone una assunzione di responsabilità al fine di assumere atti concreti urgenti e non più rinviabili per creare le condizioni minime nella erogazione delle prestazioni sanitarie nei presidi ospedalieri. La mancata formalizzazione della nomina del commissario ad acta da parte del governo, pur costituendo una seria difficoltà, di fronte alla gravita della situazione, ripeto, impone una assunzione di responsabilità. La salute dei cittadini deve essere garantita e le situazioni di rischio rimosse. I servizi essenziali di assistenza sono un diritto garantito dalla Costituzione. Per questo – conclude Oliverio - ho già convocato, per lunedì 2 marzo, una riunione straordinaria della giunta alla quale ho invitato i subcommissari Pezzi ed Urbani ed il  responsabile del dipartimento Tutela della Salute Bruno Zito, per esaminare la situazione e valutare i provvedimenti urgenti da assumere”.

 

Call center, i lavoratori: “Aspettiamo vertice Bruno-Guccione, poi misure forti”

SERRA SAN BRUNO – Hanno discusso, si sono confrontati, hanno analizzato un quadro della situazione sempre più fosco. Alla fine, non senza sofferenza, hanno preso in considerazione l’ipotesi di adottare misure forti. Se tutto andrà male occuperanno lo stabile di via Catanzaro. Ma non da subito. I lavoratori del call center attenderanno gli esiti dell’incontro, previsto per martedì alle 15, fra il prefetto Giovanni Bruno e l’assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione, poi decideranno. Fino a martedì eviteranno di “loggarsi” e cioè non entreranno nel sistema per avviare una sessione lavorativa. Dunque, c’è una sorta di diedline. Perché la sera del 3 marzo arriverà il momento delle scelte: riprendere a lavorare (in caso di soluzione positiva) o iniziare l’occupazione. Gli operatori hanno quindi scelto una strada ragionata, quella di dare fiducia all’Ufficio territoriale del governo. Questo non significa, però, che rinunceranno ad intraprendere le iniziative ritenute più opportune. Sentono, infatti, che il rischio dello svanire del posto di lavoro si sta inesorabilmente materializzando e ogni ora che passa tutto diventa più complicato. Il nervosismo tradisce le parole, i gesti, i pensieri, che anche se non vengono espressi paiono incisi su volti tirati. I sentimenti sono variabili: si passa dallo sconforto allo spirito battagliero, dal mezzo sorriso alle mani nei capelli. In ogni caso, la proiezione di un vicolo cieco pare essere presente in una parte non troppo recondita della mente. Chi bilancia i (potenziali) ricavi derivanti dalla prosecuzione dell’attività con i (reali) costi delle trasferte in terra lametina è ben consapevole che più che nel campo dell’aritmetica ci si trova in quello dell’algebra. I movimenti sono frenetici: le loro conversazioni sono cariche di ansia e preoccupazione. Non più di dubbi sul da farsi, il dado sta per essere tratto. Di sicuro, qualunque cosa succederà non la faranno passare sotto silenzio.    

Calcio a 5, 'remuntada' del Real Serra contro la Bulldog

Dopo la trasferta di Paravati, arriva un’altra vittoria per i giovanissimi del calcio a 5 del Real Serra. Nell’incontro disputato  presso il  palasport della cittadina della Certosa i ragazzi guidati da Francesco De Caria si impongono per 8 a 5 contro la Bulldog in una gara dai ritmi intensi. Ai locali va il merito di non abbattersi e di non mollare mai. Infatti, dopo un rovinoso primo tempo chiuso sul risultato di 4 a 0 per gli ospiti e in cui i serresi sono apparsi irriconoscibili, c’è la scossa negli spogliatoi e nel secondo tempo nei primi 5 minuti il Real Serra realizza ben 4 goal pareggiando i conti. La rimonta si completa sotto la stella di Matteo Pisani, classe 2000, che sta disputando un ottimo campionato. Superlativo anche il portiere Flavio Marino, classe 2002. Il bilancio delle ultime 4 partite per il Real Serra è ora di 3 successi e una sconfitta. “Complimenti a tutti i miei ragazzi – dichiara mister De Caria - che da ottobre si allenano con costanza e impegno per prepararsi al meglio per affrontare questo loro primo campionato di calcio a 5. Devo dire anche che la Bulldog ha fatto vedere buone giocate”. La prossima partita è prevista per giovedì, a Serra, contro Vibo Calcio a 5.

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