Lanciano fumogeni e petardi sul campo del Crotone, Daspo per due tifosi del Benevento

Il questore di Crotone ha emesso due Daspo a carico di altrettanti tifosi del Benevento che, in occasione della partita di Serie B disputata il 28 ottobre scorso tra la formazione campana e il Crotone, avrebbero acceso e lanciato un petardo e un fumogeno sul terreno di gioco dello stadio “Scida”.

I due, per lo stesso motivo, erano già stati denunciati dalla locale Digos che, grazie alla analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza istallato presso lo stadio pitagorico, aveva ricostruito i fatti contestati ed individuato i presunti  responsabili, identificati con la collaborazione dell’omologo ufficio della  questura di Benevento.

Ai due destinatari dei Daspo il questore, oltre ad imporre il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, ha prescritto l’obbligo di presentazione all’utorità di ps durante lo svolgimento delle manifestazioni vietate.

In particolare, per uno dei destinatari, già colpito da un analogo provvedimento, il Daspo prevede un divieto di accesso e l’obbligo di presentazione per 5 anni.

Le misure sono state convalidate, per la parte relativa agli obblighi di presentazione, dal gip del Tribunale di Crotone.

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Scappa in Germania per sottrarsi al Daspo, ma rientra in Calabria per le ferie: arrestato

Gli era stato notificato un Daspo, cioè il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive di ogni squadra e categoria, comprese le gare amichevoli, nonché quelle disputate dalla Nazionale Italiana, per la durata di due anni. Questo è quello che hanno scoperto i Carabinieri della Stazione di Vibo Valentia all’atto di un controllo svolto durante i servizi preventivi predisposti in questi giorni di esodo.
 
Il soggetto controllato si è “guadagnato” il Daspo perché riconosciuto colpevole - dal Tribunale di Vibo Valentia - di gravi disordini in occasione degli incontri della U.S. Vibonese durante la stagione calcistica 2015. Come se non bastasse è stato anche condannato, con il medesimo provvedimento, alla pena detentiva di un anno e 3 mesi. Pena a cui gli è stata data possibilità di sottrarsi legittimamente presentando un’istanza di misura alternativa alla detenzione. Ma lui, all’epoca della notifica, anziché presentare l’istanza, ha pensato bene di andare a vivere in Germania. Sono così scattate le manette e per lui si sono aperte le porte del carcere di Vibo.

 

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Lite tra tifosi e fumogeni sugli spalti, Daspo per due tifosi della Vibonese ed uno della Reggina

Il questore di Vibo Valentia, sulla base delle indagini svolte dalla Digos e degli ulteriori approfondimenti tecnico-normativi condotti dal personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura, ha emesso tre provvedimenti di “Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive”, cd. “Daspo”, nei confronti di due tifosi della “U.S. Vibonese” e di un sostenitore della “Reggina”.

In particolare, nel primo caso, attraverso l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di video-sorveglianza installate all’interno dell’impianto e dalle contestuali attività info-investigative e di riscontro, è stato accertato che nel settore “curva est” un tifoso della “Vibonese”, durante l’incontro “Vibonese – Viterbese Castrense”, dopo un’accesa disputa verbale con un altro tifoso, sarebbe sceso dai gradoni del settore, travolgendo uno spettatore che intendeva trattenerlo e sarebbe riuscito a raggiungere l’altro soggetto colpendolo con uno schiaffo. Quest’ultimo, avrebbe reagito a sua volta dando un colpo all’aggressore mentre i presenti cercavano di allontanarlo. Per tale circostanza, all’aggressore, già noto alla polizia per aver scontato un Daspo tempo addietro, è stato applicato un nuovo provvedimento nella misura di 5 anni (innalzata per i “recidivi” dal D.L. 14/06/2019 n. 53, cd. “Decreto Sicurezza bis”) e con la forma aggravata delle “prescrizioni” a comparire presso un Ufficio di Polizia in giorni ed orari determinati in concomitanza delle gare di calcio indicate nel provvedimento. Il provvedimento è stato, poi, convalidato dal gip presso il locale Tribunale.

L’altro tifoso, invece, è stato raggiunto da un “Daspo” della durata di un anno trattandosi di un primo episodio registrato a suo carico.

L'ultimo episodio riguarda invece il derby “U.S. Vibonese – Reggina 1914”, all’interno della “gradinata” destinata ai tifosi ospiti, nell’occasione piena in tutti gli ordini di posto, un tifoso della Reggina, avrebbe acceso un fumogeno all’inizio della partita mettendo a rischio l’incolumità dei numerosissimi spettatori presenti. Nonostante tentativi di nascondere il gesto, il tifoso è stato individuato grazie alle immagini dell’impianto di video-sorveglianza dello stadio.

Pertanto il questore di Vibo Valentia ha emesso a suo carico un provvedimento di “Daspo” della durata di 1 anno.

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Sputa ai carabinieri al termine di una partita di calcio, 5 anni di daspo a tifoso 75enne

I carabinieri di Palmi e Roccella Jonica hanno notificato il provvedimento del d.a.spo. per la durata di 5 anni, emesso dal Questore di Reggio Calabria nei confronti di C.C., 75enne di Marina di Gioiosa Jonica.

I fatti contestati risalgono all’11 febbraio scorso, quando l’uomo è andato al campo sportivo di Palmi per assistere, come spettatore, all’incontro calcistico Gallico Catona–Locri, valido per il campionato di serie D.

Al termine dell’incontro, i militari dell’Arma hanno organizzato il deflusso delle tifoserie in distinti settori per esigenze di sicurezza, ma il 75enne, mostrandosi nervoso, ha disatteso le indicazioni ricevute, dapprima affermando di non poter attendere, poi spintonando i militari presenti.

Durante le concitate fasi che sono seguite, l’uomo è arrivato a colpire con uno sputo due Carabinieri che, per non provocare una reazione violenta della tifoseria in fase di deflusso, hanno garantito il normale svolgimento del servizio di ordine pubblico, raccogliendo al contempo utili informazioni per la successiva identificazione del responsabile.

Nei giorni successivi infatti, grazie al lavoro svolto unitamente agli agenti del Commissariato di Palmi, anch’essi impegnati nel servizio di ordine pubblico svolto in occasione dell’incontro calcistico, l’autore del gesto è stato identificato e deferito in stato di libertà per i reati di “minacce, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale”.

Il comportamento del 75enne è stato, inoltre, posto all’attenzione del Questore di Reggio Calabria che, considerata la gravità del comportamento, ha emesso nei suoi confronti il provvedimento del d.a.spo. per 5 anni con l’obbligo di firma presso la Stazione carabinieri di Marina di Gioiosa Jonica, in occasione degli incontri sportivi della squadra del Locri.

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Lancia petardi durante partita di calcio, punito con 5 anni di Daspo

Un 24enne, tifoso del Siracusa, per i prossimi cinque anni non potrà assistere ad incontri sportivi e dovrà presentarsi in Questura mezz’ora dopo l’inizio del primo e del secondo tempo di tutte le gare nelle quali sarà impegnata, a qualsiasi titolo, la sua squadra del cuore.

Il giovane è stato raggiunto da Daspo, emesso dal questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi.

Il provvedimento è stato disposto in seguito alll’incontro di calcio disputato il 7 novembre scorso, allo Stadio “Granillo” tra la Reggina 1914 e la formazione siciliana, durante il quale il 24enne avrebbe acceso e lanciato dei petardi sul rettangolo di gioco.

 

Prostituzione, emessi tre provvedimenti di Daspo urbano

Il Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, ha emesso 3 Daspo urbano.

Il provvedimento è stato disposto a carico di prostitute straniere, che esercitano il meretricio nella citta dello Stretto.

Si tratta di una misura finalizzata a contrastare la prostituzione su strada, in ossequio alle indicazioni normative contenute nel recente decreto c. d. “Minniti”, la cui applicazione consente di coniugare profili di sicurezza pubblica e di sicurezza urbana.

In qualità di Autorità Provinciale di Pubblica sicurezza, il Questore, infatti, può emettere divieti di accesso in determinate aree quando i destinatari non ottemperino all’ordine di allontanamento intimato e la loro presenza intralci la fruizione di infrastrutture pubbliche, costituendo pericolo per la sicurezza pubblica.

Intanto, tutte le aree interessate dal fenomeno della prostituzione su strada saranno oggetto di attenti controlli e, in condizioni di legge, saranno emessi altri Daspo urbani.

L'inosservanza del Daspo costituisce un reato perseguibile penalmente.

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Promozione Girone B. Revocato il Daspo al presidente onorario del Bocale Filippo Cogliandro

Il questore di Reggio Calabria in accoglimento dell'istanza presentata dall'avvocato Marco Tullio Martino ha revocato il Daspo di 5 anni che era stato inflitto al presidente onorario del Bocale calcio Filippo Cogliandro. La misura, che prevedeva anche l'obbligo di firma 15 minuti prima dell'inizio il primo tempo e 15 minuti prima dell'inizio del secondo tempo, era in esecuzione da oltre un anno. Il provvedimento di revoca è scaturito in accoglimento di una articolata istanza nel corso della quale si è dato atto di come dall'irrogazione della misura il Cogliandro si fosse reso attivo protagonista di tutta una serie di iniziative nel sociale - anche a livello nazionale - che lo avevano reso protagonista in positivo di un impegno concreto nel campo del volontariato. 

In particolare nel corpo dello stesso provvedimento si è dato atto di come Cogliandro fosse meritevole della revoca perché concretamente profusosi in tutta una serie di iniziative di solidarietà a scopo benefico, quali "il gemellaggio con l'Admo, Associazione Donatori Midollo Osseo, la raccolta fondi per un bimbo tetraplegico, la sponsorizzazione per migranti in difficoltà". Enorme la soddisfazione del presidente Cogliandro che ha voluto pubblicamente ringraziare il questore ed i dirigenti e l'avvocato interessati della istruttoria che hanno saputo cogliere e coltivare il valore dell'impegno e della concreta resipiscenza manifestata in questi anni. 

Cogliandro, dopo la notizia sentenza favorevole, ha contattato telefonicamente il calciatore Seck, al Sambiase all’epoca dei fatti e protagonista dello spiacevole episodio che portò alla sentenza di condanna oggi revocata.

 

Il Questore di Reggio revoca i 19 D.A.SPO. emessi nei confronti dei giocatorori della Nuova Gioiese

I giovani giocatori della squadra di calcio della “Nuova Gioiese”, alcuni dei quali minorenni, durante l’incontro disputatosi il 2 febbraio scorso presso lo Stadio comunale di Gioia Tauro, valido per il Campionato regionale juniores, si erano resi responsabili di una violenta aggressione nei confronti dei giocatori della squadra avversaria del “Calcio Cittanovese”.

I calciatori erano stati, pertanto, destinatari del provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive per 2 anni, con l’ulteriore prescrizione dell’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia.

I giovani, dopo circa 10 mesi di divieto, durante i quali hanno pienamente rispettato le prescrizioni imposte, hanno presentato attraverso don Gianni, il Parroco della Chiesa “Maria Santissima di Porto Salvo”, un’accorata e corale istanza al Questore, che li ha convocati nel proprio ufficio, dichiarandosi consapevoli dell’errore commesso, consci della gravità dell’accadimento e pentiti per quanto accaduto. Il Questore della Provincia reggina ha, pertanto, inteso revocare tali provvedimenti, volendo dare ai giovani l’opportunità di ritornare a praticare lo sport da loro tanto amato da calciatori e nei luoghi a ciò istituzionalmente deputati. I provvedimenti di D.A.SPO. a suo tempo emessi, infatti, avevano di fatto stroncato il loro sogno di avere un futuro da calciatori professionisti. Con le revoche il Questore Grassi ha inteso ridare fiducia ai 19 giovani interessati dalla triste vicenda, riattivando la loro legittima aspirazione ad un miglioramento della propria vita e alla pratica di uno sport dall’indubbio valore socio-educativo che fa sognare molti giovani che aspirano a divenire campioni.

Tale revoca è stata simbolicamente partecipata ai ragazzi nel corso di un incontro, tenutosi nel pomeriggio di ieri presso l’oratorio della chiesa “Maria Santissima di Porto Salvo”, nel cui campetto i giovani in questi mesi hanno continuare a giocare a calcio, alla presenza del Parroco Don Gianni, dei giovani calciatori e dei loro genitori, che hanno manifestato grande plauso all’iniziativa del Questore, commuovendosi per le parole espresse dell’Autorità provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In taluni contesti, infatti, il “perdono” può assumere un’efficacia rieducativa maggiore rispetto alla punizione, restituendo, nella circostanza, ai giovani calciatori fiducia nella vita e nelle Istituzioni, portatrici di legalità e di valori sociali, che vanno ben oltre la mera repressione dei comportamenti illeciti.

Il provvedimento di revoca, infatti, è un chiaro segnale dell’attenzione riposta dalla Polizia di Stato nei confronti dei giovani che, in una provincia come quella reggina tristemente insidiata dalla criminalità e caratterizzata da contesti sociali degradati, spesso non hanno altra opportunità di trascorrere il proprio tempo libero se non praticando lo sport che insegna il rispetto delle regole, con finalità socio-educativa che va ben oltre il mero individualismo.

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