"Potenziare la copertura telefonica nell'area del Parco delle Serre", l'appello di Grillo

 "Abbiamo la fortuna di vivere in luoghi fantastici che ammaliano e conquistano quanti qui arrivano. Noi lo sappiamo e come Parco delle Serre siamo impegnati in questa opera di promozione turistica, ma deve essere un impegno comune, da attuarsi in tutti i settori. Non possiamo immaginare che i turisti che provengono da territori tecnologicamente attrezzati, si accorgano che vi sono zone senza copertura. E non è una questione di mera immagine, ma un fattore essenziale di sicurezza come ci ricordano i più recenti fatti di cronaca”.

È una denuncia forte e convinta quella del commissario del Parco naturale regionale delle Serre Alfonso Grillo, che fa riferimento a quanto accaduto pochi giorni fa: “…quando i carabinieri di Stilo, i vigili del fuoco di Monasterace e volontari sono riusciti a ritrovare l’uomo di Stilo che si era spinto in montagna a cercare funghi e non era rientrato. Solo la professionalità delle forze dell’ordine ha consentito il lieto fine malgrado la lacuna della mancanza dei segnali telefonici cellulari che avrebbero aiutato le ricerche”.

Grillo si rivolge, quindi, ai gestori della telefonia con un invito perentorio affinché si prodighino a colmare questa grave mancanza; “e i gestori della telefonia presenti con i loro apparati nel sito di Montestella di Pazzano che spazia su tutto il territorio devono installare nuove celle o almeno indirizzare qualcuna già esistente verso la montagna. Perché al momento, il problema è che nessuna cella, di quelle esistenti, “guarda” la montagna di Ferdinandea”

Il commissario del Parco naturale regionale delle Serre, dopo essersi consultato con esperti del settore, lancia una proposta concreta: “il problema potrebbe essere risolto installando sul Montestella di Pazzano, dove si irradiano i segnali telefonici per tutta la vallata dello Stilaro, una nuova cello telefonica; oppure girando una tra quelle esistenti verso la montagna”.

“Ci aspettiamo – conclude Alfonso Grillo – un intervento dei gestori telefonici. Abbiamo il dovere di garantire tranquillità a chi vuole visitare la montagna”.

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