Expo 2015, Sculco: "Affermare le ragioni culturali tipiche dell'area mediterranea"

“L’Esposizione Universale 2015 può essere un’occasione importante per la Calabria ed Mezzogiorno.  E’ necessario - sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -   coinvolgere, nella maniera più ampia possibile, gli imprenditori calabresi e le forze sociali e culturali, perché anche la Calabria aderisca alla ‘Carta di Milano’, apportando il proprio contributo in termini di idee, conoscenze e saperi su temi di grandi impatto come l’alimentazione e col coinvolgimento delle Università e delle intelligenze di cui disponiamo. Abbiamo idee ed eccellenze - aggiunge -  sia in campo enologico che agroalimentare da esibire nella vetrina mondiale di Milano anche a dispetto della mercificazione globale che punta su prodotti omologati che tendono ad annullare produzioni che si identificano con la storia e l’antropologia dei territori. Ma l’occasione da non perdere è quella di affermare, attraverso le nostre produzioni, le ragioni culturali tipiche dell’area mediterranea da contrapporre al progetto dominante di un’Europa a forte impronta atlantica ed ultraliberista che dà priorità a politiche economicistiche spesso contrastanti sia con la difesa del paesaggio e del territorio che con tutte quelle pratiche locali che identificano regioni come la nostra dalla storia plurimillenaria”. Ancora Flora Sculco: “Il Gruppo di lavoro, molto opportunamente istituito dalla Presidenza della Regione, sono sicura che appena possibile ci farà conoscere i dettagli della missione calabrese a Milano. Sarebbe auspicabile elaborare un documento da consegnare a Milano, per segnalare, oltre ai tradizionali riferimenti enogastronomici di cui andiamo fieri, anche la condizione geopolitica di una regione come la nostra  che  può svolgere una funzione di utile raccordo tra il Paese, l’Europa ed il Mediterraneo divenuto centrale nel dibattito pubblico.  ‘Nutrire il Pianeta’ deve anche voler dire affrontare la tragedia umanitaria delle migrazioni e chi più della Calabria, regione che si sta accollando responsabilità enormi, può in questo frangente rappresentare, anche all’Expo, l’urgenza di riprendere con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo relazioni non solo finalizzate a monitorare ed arginare le migrazioni, ma anche economiche, sociali e culturali? Più studi mirati - sottolinea Flora Sculco - nonché la ‘due giorni’ organizzata dall’Associazione ex consiglieri regionali assieme al Censis  a Reggio Calabria, mettono  in luce il ritorno d’interesse commerciale e culturale dei paesi africani e del Medio Oriente. Su questo fronte, la Calabria è bene che recuperi un protagonismo che potrebbe tornare interessante, sia per la nostra regione e per il Mezzogiorno che per l’intero Paese”.   Conclude Flora Sculco: “Dobbiamo tentare di cogliere tutte le opportunità economiche che si prospettano per i prossimi anni, puntando sulla valorizzazione delle risorse mediterranee, da rappresentare nei dibattiti che si avranno all’Expo, e sulla straordinaria rete di vie del mare con i suoi 57 porti commerciali e oltre 25 corridoi marittimi tra cui il grande porto di Gioia Tauro, le cui potenzialità e prospettive non possono rimanere fuori dall’Expo”. 

 

 

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