Sanità, Nesci (M5S) stronca le nomine: "Oliverio peggio di Scopelliti"
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"Con le nomine e le proroghe dei commissari, il governatore Oliverio ha fatto il sorpasso di Scopelliti nella gara allo sfascio della sanità". Il giudizio sferzante che stronca le decisioni adottate dalla Giunta regionale nella seduta svoltasi nella tarda serata di ieri è stato espresso da Dalila Nesci. La parlamentare del Movimento 5 Stelle incalza: "Oliverio perde altro tempo e non nomina i direttori generali. Intanto all'Asp di Reggio Calabria pende la questione dei 393 milioni usciti senza tracce, all'ospedale di Reggio Calabria la Cardiochirurgia è chiusa e ci costa 1,2 milioni all'anno. In questo disastro, sappiate che per legge Oliverio e i suoi vecchi assessori devono pagare di tasca propria i danni derivanti dalle nomine illegittime conferite a Gioffrè e Pingitore. Le nomine e le proroghe dei commissari aziendali della sanità calabrese confermano l'assoluta incapacità del governatore Oliverio di affrontarne i nodi e segnano il suo sorpasso di Scopelliti nella gara allo sfascio. Dopo aver promesso la nomina dei direttori generali in seguito alla parentesi dei commissari, Oliverio si è smentito platealmente, lasciando la sanità nel precariato più ingiustificabile, che consente agli affaristi di terremotarne ancora i servizi e al governo centrale la finzione dei sei personaggi in cerca d'autore, cioè Scura, Urbani, Lotti, Guerini, Renzi e Lorenzin, campioni delle apparizioni mentre il sistema sprofonda". "Ricordo - insiste la deputata M5S - che l'esecutivo regionale aveva riaperto il bando per i direttori generali, già definito dalla precedente giunta. Per quale motivo reale Oliverio non li ha nominati? Inoltre, all'Asp di Reggio Calabria Oliverio non ha dato un governo, si è preso il lusso del rinvio nonostante la situazione di gravità inaudita. All'ospedale di Reggio Calabria è stato confermato Frank Benedetto, che aveva l'obiettivo prioritario di attivare la Cardiochirurgia, ma si è lasciato palleggiare per mesi da Scura, Urbani e Quattrone, che gli avevano imposto Pompilio come primario, senza alcuna selezione pubblica. Il reparto è sempre chiuso, nel silenzio complice del sindaco Falcomatà e del presidente Oliverio. I calabresi pagano a vuoto oltre un milione di euro all'anno; soldi bruciati per giochini di potere, mancanza di polso e di responsabilità. A questo disastro va aggiunto che per legge Oliverio e i suoi ex assessori devono #pagare di tasca propria i danni economici derivanti dagli incarichi conferiti illegittimamente a Gioffrè e a Pingitore".
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