Operazione “Puerto Liberado”, eseguite 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere
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Dalle prime luci dell’alba di ieri personale del Comando provinciale della Guardia di Finanza ha dato esecuzione a Gioia Tauro e a Rosarno, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, a 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere rispettivamente nei confronti di Davide Gentile e Francesco Siviglia. Si tratta di due personaggi già oggetto di indagini nell’ambito dell’operazione “Puerto Liberado”, effettuata nel luglio 2014 dal G.I.C.O. - Sez. G.O.A. del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, che aveva portato alla disarticolazione di un sodalizio criminale di matrice ‘ndranghetistica, operante tra la Calabria e il Sud-America, dedito all’importazione - attraverso lo scalo portuale di Gioia Tauro - e al traffico illecito di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente (oltre 4 tonnellate di cocaina purissima, che sul mercato avrebbe potuto fruttare alle cosche introiti per un valore di circa 800 milioni di euro). In particolare, le Fiamme Gialle avevano eseguito il fermo di indiziato di delitto di 17 soggetti, poi convalidato dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria. L’associazione in parola, dotata di elevatissime disponibilità finanziarie, poteva contare su una squadra di dipendenti portuali “infedeli” che provvedeva al recupero della sostanza stupefacente occultata all’interno dei container provenienti, principalmente, dai porti panamensi di Cristobal e Balboa. Le successive indagini - sviluppate mediante la valorizzazione di conversazioni intercettate, l’esame delle celle telefoniche, la visione delle video-riprese effettuate in precedenza e con l’analisi della documentazione cartacea/informatica sequestrata - hanno consentito di consolidare il quadro probatorio a carico dei predetti soggetti già interessati dalla citata operazione “Puerto Liberado”. Infatti, Gentile era stato denunciato a piede libero, mentre Siviglia inizialmente colpito dal fermo di indiziato di delitto, era stato successivamente scarcerato dal Tribunale della Libertà. L’attività investigativa ha, quindi, consentito di accertare che Gentile e Siviglia si sono occupati sistematicamente del recupero e dell’esfiltrazione, al di fuori dell’area portuale, della sostanza stupefacente occultata all’interno dei container trasportati a bordo di camion. Nello specifico, Siviglia - titolare di una ditta di trasporti su gomma - ha messo a disposizione della compagine criminale anche l’autorimessa della propria impresa, sita a Rosarno, per lo stoccaggio e il successivo smistamento della cocaina proveniente dal Sud- America. Alla luce del suddetto quadro probatorio, il 9 dicembre, il G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria ha emesso un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dei 2 citati soggetti per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata dalla transnazionalità di cui agli artt. 73 e 74 del D.P.R. n. 309/1990 e 4 della legge n. 146/2006. Provvedimento, questo, che è stato immediatamente eseguito dai militari del G.I.C.O. - Sez. G.O.A. il 10 dicembre con la traduzione di Gentile e Siviglia presso la casa circondariale di Reggio Calabria Arghillà.
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