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Pulizia straordinaria delle caditoie a Dasà: le prime mosse dell’era Scaturchio

Parte con le attività di prevenzione e salvaguardia del territorio l’amministrazione guidata da Raffaele Scaturchio: gli operatori comunali di Dasà stanno infatti procedendo con la pulizia delle caditoie (pozzetti e raccolta acque bianche), operazione che, per come spiega il primo cittadino, non veniva messa in campo “da almeno un decennio”. Si tratta di un importante segnale di attenzione verso il paese che esplica la volontà di effettuare interventi che, al di là della visibilità, si rivelano utili per la sicurezza della popolazione.

Serra. Chiusura palestra, Codacons spara a zero sulla Provincia: “Vergognosamente disattenta”

Durissimo giudizio del responsabile del Codacons per il comprensorio delle Serre, Antonio Carnovale, sulla Provincia di Vibo Valentia in riferimento alla chiusura della palestra interscolastica di via Guardiaboschi Mulè. “Il Codacons – si legge nella nota diffusa dall’associazione sorta a tutela dei consumatori – esprime rammarico e preoccupazione per una Provincia di Vibo che sempre più vergognosamente si dimostra disattenta. Assistiamo giornalmente – viene rilevato – alle conseguenze dell’abbandono da parte di questo Ente, ormai divenuto inutile, non solo delle infrastrutture viarie con immaginabili conseguenze per gli automobilisti, ma anche per l’abbandono delle strutture sportive che, per motivi quasi di ‘storico odio’ verso l’entroterra ex catanzarese, pagano i danni di un’atavica trascuratezza da parte di amministratori politicamente inadeguati”.

Serra. Chiusura palestra di via Guardiaboschi Mulè, De Caria: “Istituzioni intervengano con prontezza”

“La chiusura della palestra di via Guardiaboschi Mulè, dovuta all’inagibilità e alla mancanza dei requisiti minimi di sicurezza, costituisce un serio motivo di preoccupazione per tutta la comunità delle Serre, che ha sempre visto nella pratica sportiva un importante mezzo per la diffusione dei più sani principi della leale competizione e del confronto, oltre che un’occasione di aggregazione sociale e di crescita umana”. È quanto afferma il presidente del Centro provinciale Libertas di Vibo Valentia Francesco De Caria che esplica anche il pensiero di tutte le società affiliate. “Sollecito le Istituzioni competenti – sostiene De Caria – ad intervenire in maniera puntuale affinchè la palestra possa tornare ad essere sicura e fruibile nel più breve tempo possibile. Auspico – conclude – che una volta riaperta la palestra, sia dimostrato il più alto senso civico da parte di tutti in modo da consentire sempre il corretto utilizzo dell’intera struttura e che ci sia la collaborazione necessaria per ampliare gli orizzonti del mondo dello sport nel comprensorio montano”.

Serra. Consenso e contraddizioni: la strada percorsa da “Liberamente”

Si può discutere su tutto, ma una cosa è innegabile: la vera sorpresa delle elezioni amministrative è stata “Liberamente”. Una lista interamente composta da giovani, moltissimi dei quali alla prima apparizione sul palcoscenico politico, è riuscita a conquistare le simpatie di più di un terzo dell’elettorato basando la campagna elettorale sulla sfida alla “vecchia politica” ed in particolare ai principali attori politici dell’ultimo ventennio. La sfida – diciamolo subito – è stata vinta in maniera netta e chiara. Non solo nei numeri, ma soprattutto dal punto di vista dell’entusiasmo suscitato, specie nelle nuove generazioni. Altro aspetto: il candidato a sindaco Alfredo Barillari, come si dice in gergo, “ha tirato”. Eccome. Quindi, nel complesso, si è trattato di un “successo”, anche se poi il ruolo da svolgere sarà quello della minoranza. Tanti sono i motivi di soddisfazione, ma non possono sfuggire nemmeno quelle contraddizioni che gli avversari non hanno saputo sottolineare e comunicare. Iniziamo dalla più evidente: in lista erano presenti due ex assessori (Cosimo Polito e Carmine Franzè) che hanno firmato le dimissioni che hanno segnato la fine dell’amministrazione comunale guidata da Bruno Rosi; c’era il figlio dello stesso Bruno Rosi e c’era Rosanna Federico che, in quanto esponente dell’allora opposizione, quelle dimissioni avrebbe (per logica politica) dovuto firmarle e non lo ha fatto. Altra contraddizione: Barillari ha aspramente criticato coloro che gli hanno proposto di sottoscrivere una tessera di partito e subito dopo le elezioni che fa? Avvia il tesseramento (tramite “schede di adesione”) del movimento civico “”Liberamente”. I più diffidenti sostengono che si tratti di un tentativo di “bloccare” gli elettori evitando fughe verso i vincitori “materiali” delle elezioni, i protagonisti della lista probabilmente lo intendono come la naturale conseguenza del cammino avviato. Sicuramente, 5 anni (durata presunta della consiliatura) sono lunghi e servirà costanza per mantenere la fiducia dei cittadini. Già, perchè spesso l’elettore che protesta poi si fa persuadere dalle occasioni che incontra nel tempo e si trasforma in elettore “filogovernativo”. Tralasciamo le vicissitudini che hanno coinvolto “Liberamente” da una parte ed il padre di Luigi Tassone dall’altra, e quanto accaduto durante il comizio di “Alto volare – Serra pulita”, poichè sono fatti che dovranno essere chiariti da quanti sono stati parte in causa e non certo da noi. Infine lasciateci affrontare un aspetto che nell’ultimo mese ci ha riguardato direttamente: lo scomposto attacco al nostro giornalista Nicola Martino, condito da frasi che si commentano da sole [“Lei parla di arrivismo e presunzione ma dopo aver scritto 4 o 5 articoli per un giornale online si arroga la facoltà di dare lezioni di etica e di coscienza personale (non credo sia questo il compito di un giornalista), parlando di svendita al mercato delle vacche (sic!) dei propri valori e della dignità. Ma lei chi é? E sopratutto chi si crede di essere?” – “...Concludo consigliandole spassionatamente di cambiare mestiere. La preparazione e la dedizione, col tempo, potrebbe anche apprenderle. Ma le nozioni deontologiche della professione o le si ha o non le si ha. E lei, mi perdoni, ma mi pare che non sappia neppure da dove iniziare a cercarle”], non ci sembra proprio adeguato a chi si propone di amministrare una cittadina importante come Serra San Bruno. O meglio, è totalmente inopportuno e fuori luogo, per non dire altro (e potremmo dirlo), anche perchè tende a denigrare una persona (che prima di tutto va apprezzata per i suoi valori umani) che del proprio mestiere ha fatto una missione. Non è l’esplicazione dell’intento di colpire una lista (infatti non c’è stata alcuna replica de “Il redattore” durante la campagna elettorale proprio per non influenzare la stessa), ma solo una considerazione rispetto a parole irrispettose che, francamente, meritavano una risposta.

 

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