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Elezioni Serra, Federico: “In corso dialogo, si può convergere per il bene del paese”

“Accettai con grande entusiasmo la candidatura a sindaco in un momento di difficoltà del centrosinistra e in cui il sindaco Lo Iacono aveva deciso di non ricandidarsi”. È partita da lontano Rosanna Federico, ospite della trasmissione di RS 98 “On the news”, per spiegare la posizione politica di rottura con il PD censoriano recentemente assunta. “C’erano 5 consiglieri – ha raccontato – che si volevano candidare e Censore mi propose come figura di superamento che desse l’opportunità di ricompattare il gruppo e dare un segnale di vero rinnovamento e di apertura ai giovani. Si voleva costruire una classe dirigente nuova e consentire ai giovani di acquisire capacità politica ed amministrativa. Questo progetto è stato trasposto nel PD. Ho fatto un’opposizione costante – ha asserito in riferimento al suo mandato di consigliere di minoranza - a cominciare dalla situazione dell’isola ecologica per proseguire con quella della potabilità dell’acqua, della piscina, del Piano regolatore e degli affidamenti diretti alle cooperative di tipo B. Sono stata la figura istituzionale di riferimento, vista l’assenza dell’onorevole Censore, per i giovani”. Quindi la rivelazione sul momento in cui si sono concretizzate le crepe: “ad un certo punto, e precisamente durante le elezioni regionali del 2014, mi sono resa conto che il progetto di rinnovamento cominciava ad essere abbandonato. La discussione si era infatti spostata su un altro tavolo con chi il rinnovamento lo aveva osteggiato. Da quel tavolo di discussione sono stata esclusa”. Federico ha precisato di non aver “mai posto veti” nè di aver cercato di “imporre la mia candidatura a sindaco” sottolineando che “anche altri dirigenti ed elettori hanno manifestato delusione”. “C’è stata una segreteria, su mia insistenza, nella primavera dell’anno scorso – ha affermato - che ha formulato un documento in cui si sosteneva la costituzione di una delegazione per rapportarsi con gli alleati, ma non è mai stata creata. Ho chiesto le primarie, ma non c’è stata nemmeno la discussione su questa mia istanza. Ho chiesto la convocazione di un direttivo, ma non è mai avvenuta. Poi, durante una cena, è stato proposto un comitato elettorale. In sostanza, è partita la campagna elettorale senza che si sia mai discusso nel partito”. Non sono mancati i passaggi in cui ha offerto lumi sulle sue scelte: “voglio sapere dove vado e con chi vado. Sono una persona coerente e sostengo che per amministrare Serra serve una squadra che prosegua sulla via del rinnovamento, una squadra composta da giovani e da persone dotate di esperienza amministrativa. L’unico intento deve essere quello di risollevare Serra. E naturalmente deve esserci assoluta trasparenza”. Federico ha inoltre confermato ciò che tutti sanno ma nessuno dice a chiare lettere: “è in corso – ha dichiarato - un dialogo con persone che si riconoscono in queste idee. Credo che l’identità politica non debba essere abbandonata, ma si può convergere per il bene del paese. Piuttosto che criticare bisogna proporre dei progetti per il futuro".

Studio della vita di San Bruno nelle scuole di Serra: la proposta del Comune

La spiritualità, la scelta fra la frenesia mondana e la solitudine dei paesaggi naturali, la riflessione e la preghiera. I tratti essenziali della vita di San Bruno e dei certosini saranno inseriti all’interno delle previsioni didattiche delle scuole serresi. È questa l’idea che l’amministrazione comunale vuole concretizzare cogliendo a pieno il senso del Giubileo della Misericordia e creando un veicolo che, attraverso l’approfondimento dell’esperienza del Santo di Colonia, possa diffondere gli insegnamenti derivanti dalla mistica contemplazione. Si tratta di un progetto inserito, seppur in maniera generica, all’interno del Documento Unico di Programmazione, già approvato dalla Giunta guidata dal sindaco Bruno Rosi e posto all’ordine del giorno nella seduta di consiglio comunale di lunedì prossimo. All’interno dell’ambito strategico riguardante “la riqualificazione e la promozione del patrimonio storico e artistico, la valorizzazione delle bellezze naturali, delle tradizioni, della gastronomia locale e della creazione di spazi dedicato allo svago” sono infatti presenti gli ambiti operativi “Avvio del Centro studi per la cultura certosina e la valorizzazione a livello nazionale ed internazionale del complesso monastico bruniano e dei beni artistici e storici ad esso legati”  e “Introduzione nelle scuole dello studio basilare della vita di San Bruno e dei certosini”, quest’ultimo da realizzare “di concerto con le scuole”. “Il nostro obiettivo – ha dichiarato al proposito il presidente del consiglio Giuseppe De Raffele – è quello di trasformare in splendida realtà gli itinerari turistici e religiosi che rappresentano un’occasione unica di sviluppo per il nostro territorio”.

Serra, pericoli su via San Brunone di Colonia: buche sconcertanti per larghezza e profondità

Buche impressionanti per larghezza e profondità sono presenti ormai da mesi sulla strada di decongestionamento del traffico che collega le due estremità della cittadina della Certosa: gli ultimi eventi meteorologici hanno addirittura peggiorato la situazione con la formazione di voragini che costituiscono un serio pericolo per chi si mette alla guida. Soprattutto durante le piogge non si riesce ad avere la percezione dell’entità del rischio e così crescono le possibilità di apportare danni non solo alle vetture ma anche a chi è a bordo. In un punto è stata apposta la segnaletica per indicare la necessità di innalzare l’attenzione: inutile dire che si tratta di una misura assolutamente provvisoria ed insufficiente che non basta per scongiurare eventuali incidenti. Probabilmente il periodo non consente le operazioni di completo rifacimento dell’asfalto, ma urge una soluzione. Gli automobilisti continuano, nel frattempo, a manifestare la loro insoddisfazione per lo stato della viabilità serrese.

Ospedale di Serra, Scura cambia le previsioni: ecco tutte le novità

Qualche miglioramento rispetto alla situazione esistente (con l’apertura di un ambulatorio di Oncologia e l’esplicita previsione di interventi chirurgici in elezione), ma nessun dileguamento dei dubbi che si sono affastellati nei pensieri dei serresi. L’incontro svoltosi stamattina a Palazzo Alemanni fra il commissario ad acta per il Piano di rientro Massimo Scura ed i sindaci dei Comuni in cui insistono gli ospedali di montagna ha prodotto diverse novità, ma non vere e proprie soluzioni rispetto ai timori di fondo. Scura, secondo quanto spiegato dal primo cittadino di Serra Bruno Rosi, dovrebbe nelle prossime settimane procedere con la modifica del tanto discusso decreto 9/2015 confermando l’iniziale previsione dei 20 posti letto di Lungodegenza (il rischio era la riduzione a 10 più 4 in Day Hospital) e adottando alcuni accorgimenti. “La nuova programmazione – è scritto nel verbale della riunione – prevede l’effettuazione di interventi chirurgici multidisciplinari in elezione, con continuità assistenziale chirurgica H24, cioè garantendo la presenza dei chirurghi e degli anestesisti nelle 16 ore diurne ed in pronta disponibilità nelle 8 ore notturne. L’esecuzione degli interventi può essere effettuata anche da chirurghi provenienti da altri ospedali. È prevista – viene sottolineato – la presenza di un ambulatorio di Oncologia, la realizzazione dell’elisuperficie per i voli notturni e il mantenimento del Laboratorio analisi. È potenziato il Pronto soccorso con un adeguato organico dell’emergenza-urgenza. Si provvederà, inoltre, ad adeguare l’organico dei medici per le Unità operative e i servizi del presidio. Si conferma, per quanto riguarda il resto, quanto previsto da DCA n. 9/2015”. Ed è in quest’ultimo passaggio che risiedono le perplessità di Rosi: l’ormai famosa postilla che stabilisce il trasferimento di tutti i posti letto per acuti del territorio a Vibo una volta completato il nuovo ospedale non sarà rimossa.

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