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Serra, videosorveglianza sul centro storico: i punti critici e i particolari del progetto

Combattere l’assenza di senso civico, stroncare gli atti teppistici, porre delle regole chiare. Sono gli obiettivi del progetto di videosorveglianza su Corso Umberto I approntato dall’amministrazione comunale, che va oltre le polemiche scaturite dall’idea di porre sotto gli occhi di una sorta di “Grande fratello” l’agire di tutti coloro che interagiscono nel cuore della cittadina della Certosa. Coperte dal nuovo sistema saranno piazza Monsignor Barillari (area chiesa Matrice), piazza Azaria Tedeschi (area monumento) e piazza Carmelo Tucci (area municipio). Telecamere per la zona a traffico limitato saranno inoltre installate all’ingresso del Corso, all’entrata di via Guido e nella zona compresa fra le due già citate. Queste ultime rileveranno le targhe dei veicoli che accedono ai varchi negli orari non consentiti e andranno in funzione proprio in quei frangenti temporali. Ma il progetto consentirà di individuare anche eventuali responsabili di danneggiamenti alle aree pubbliche. Potranno essere un argine per chi rappresenta una minaccia per i cittadini e gli operatori economici. “Vogliamo dare più sicurezza e controlli ai serresi – spiega l’amministrazione comunale - facendo rispettare le regole. Chi agisce correttamente non ha nulla da temere”. Concetto condiviso dal responsabile dell’Area Vigilanza Nazzareno Mannella, convinto che “la polizia municipale opera nella legalità e per far rispettare la legalità”. C’è determinazione, insomma, nel portare avanti il progetto. Quali saranno gli effetti concreti lo diranno i prossimi mesi.

Una storia diversa della Trasversale delle Serre: dove il lavoro supera le avversità

È spesso associata a rinvii, sprechi, problemi indefiniti. E, in effetti, la sua storia, lunga decenni, è un po' sinonimo di speranze deluse, di appuntamenti mancati, di territori rimasti “ingabbiati” mentre le occasioni passavano come treni che non ritornano. Le polemiche sul tratto Argusto-Gagliato sono solo le ultime in ordine temporale. Eppure c’è qualcosa di positivo da raccontare sulla Trasversale: è quanto sta avvenendo sul percorso vibonese, quello che dovrebbe congiungere le Serre con il relativo svincolo autostradale. Anche qui le premesse raccontano di avversità che, in questo caso, hanno assunto le sembianze di strane intimidazioni, su cui la perseverante attenzione delle forze dell’ordine ha permesso di fare luce. Passare con il buio su questo versante, uscendo da Serra San Bruno per dirigersi verso il capoluogo di provincia, e vedere i fari puntati sulla costruenda arteria stradale costantemente sorvegliata ha destato sensazioni contrastanti: da un lato la tristezza di una terra costretta a difendersi da se stessa, dall’altro la determinazione nel portare avanti un lavoro che potrà rappresentare l’embrione dello sviluppo. Lì, ancora oggi, gli operai dell’impresa Cavalleri sfidano il freddo e si muovono come formiche. Il ricordo di quella “mano invisibile”, che ha portato distruzione, ha lasciato il posto ad un presente fatto di una fatica che dà dignità. Quei mezzi carbonizzati sono quasi divenuti il simbolo della rinascita: lo scandire dei giorni e l’avanzare dei lavori sembrano quasi testimoniare una prima importante vittoria per la Calabria. Se si va avanti di questo passo, con questo spirito, ci sarà una nuova certezza. Quella secondo cui, quando ognuno fa la sua parte, l’isolamento – soprattutto culturale – può essere spezzato. E le paure, che hanno dominato quando a prevalere era la logica del tirarsi indietro, possono essere, seppur tra mille difficoltà, oltrepassate.

Serra, “Grande fratello” sull’isola pedonale di Corso Umberto I: ok alla rilevazione delle targhe

L’invasione incontrollata di vetture sull’isola pedonale di Corso Umberto I è un fenomeno che continua ad infastidire residenti e visitatori. Incuranti degli avvisi e rassicurati dalla scarna composizione del corpo di vigili urbani (ormai ridotto all’osso), gli autisti hanno buon gioco nello spostare le transenne poste a sostegno del divieto di circolazione e nel passare liberamente nel cuore della cittadina della Certosa nei giorni e negli orari in cui il transito è (dovrebbe) essere impedito (come abbiamo in precedenza documentato). L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Bruno Rosi, corre così ai ripari. In tarda mattinata, è stata approvata una delibera avente ad oggetto: “Installazione di un sistema di videosorveglianza e lettura targhe per il controllo del traffico nel tratto di Corso Umberto I. Direttiva”. In pratica, l’esecutivo intende acquistare “un adeguato sistema” da “posizionare nei punti strategici del tratto interessato – Corso Umberto I tra l’incrocio con via Matteotti e via Asilo infantile – per il controllo della mobilità urbana del Comune compatibilmente con la disponibilità nei capitoli di bilancio”. Dunque, chi cerca di fare il furbo dovrà fare i conti con una sorta di “Grande fratello”, pronto ad individuare i responsabili delle violazioni. Chi rispetta le regole non avrà, invece, di che temere. “Nessun allarmismo – fanno sapere dal palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci – c’è solo l’esigenza di regolamentare e far rispettare quanto viene stabilito”.

Il Carpi si lega a Serra: occasione di crescita per i piccoli calciatori

Ci sono le speranze di tanti ragazzi nel progetto Carpi Football Academy. Alla presentazione delle attività c’erano infatti numerosi genitori, che hanno accompagnato i calciatori in erba, desiderosi di far vincere la passione per il pallone. In primo piano, però, come ha chiarito il presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele,  va messo il concetto secondo cui “lo sport è anche disciplina, rispetto e dialogo”. “Il progetto – ha poi spiegato il referente per la Calabria Sergio Barillari – ci dà la possibilità di mettere in mostra i nostri ragazzi. La Calabria, che è stata scelta come sede ufficiale per lo stage del Carpi (che avrà luogo a Capo Vaticano), è la seconda regione per numero di affiliati”. Stesso entusiasmo per Francesco De Caria, instancabile organizzatore di eventi sportivi ed esponente di punta del Cns Libertas e dell’Asd Vigor Serra San Bruno, che ha sostenuto che “il progetto calza a pennello con la nostra dimensione, vi è un ottimo programma relativo alla metodologia di apprendimento e di formazione. Si tratta, dunque, di un’opportunità unica per i nostri ragazzi di essere visionati e seguiti”. Puntuale l’intervento del coordinatore per la Calabria Valentino Cristofaro che ha illustrato il progetto che “si basa su tre punti: la formazione dei tecnici e dei dirigenti con un importante lavoro di pianificazione; lo scouting (valutazione tecnica dei ragazzi); gli eventi (portando i giovani direttamente a contatto con la realtà del Carpi e facendoli incontrare con i giocatori). Vi è poi in cantiere l’idea di far svolgere un campo estivo in Calabria”. “Soddisfatto dell’accoglienza” si è detto il collaboratore tecnico Emanuele Fravili che si è concentrato sul supporto tecnico offerto a dirigenti ed allenatori. “Il percorso – ha precisato – è lungo e la formazione si sviluppa in due direzioni: le lezioni gratuite effettuate dai docenti del Carpi alle società affiliate e gli approfondimenti operati grazie a docenti esterni. Questo progetto – ha concluso – dà voce alle piccole realtà”.

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