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Rifiuti, l’avvertimento di Tassone: “A rischio la salute dei serresi”

“Poche cose sono più dannose dell'inazione per chi ha l'onore e l'onere di amministrare una comunità. L’inattività, infatti, non solo non risolve i problemi, ma li amplifica fino a farli diventare ingovernabili”. Mirko Tassone, trovando “un eloquente riscontro nella  realtà serrese” di questo stato di cose, conferma il giudizio fortemente negativo nei confronti dell’operato del sindaco e degli assessori che si contraddistinguono, a suo dire, per un “proverbiale immobilismo”. La situazione “surreale”, descritta dal consigliere di minoranza e determinata “dall’assoluta inattività amministrativa”, sarebbe generalizzata poichè “non c'è un solo settore in cui le cose vadano come dovrebbero andare” ma in alcuni ambiti si sarebbe addirittura giunti alla beffa. L’esponente dell’opposizione cita l’esempio del servizio di raccolta dei rifiuti per il quale “ogni anno il comune chiede ai cittadini più di quanto non spenda senza, peraltro, riuscire a garantire la normale pulizia del paese. Serra sembra, infatti, abbandonata a se stessa. L'amministrazione è – rimarca Tassone - come se non ci sia”. A queste affermazioni fa seguito una mesta descrizione: “le strade sono sporche ed il  centro storico, in alcuni punti, nonostante la nuova versione della raccolta differenziata, assomiglia ad una discarica. I cumuli di rifiuti nei quali turisti e residenti s'imbattono percorrendo le stradine dei vecchi quartieri non minano solo il decoro, ma mettono a repentaglio la salute dei cittadini”. “Con la stagione estiva, ormai, alle porte – sottolinea Tassone - la situazione rischia di precipitare definitivamente. Non sfugge a nessuno, infatti, che l'incremento della popolazione, nei mesi di luglio ed agosto, avrà come ovvia conseguenza l'aumento della produzione dei rifiuti. A ciò si aggiunga che alcuni operai addetti al servizio, verosimilmente, andranno in ferie. Il rischio, quindi, è che il paese finisca sommerso dalla spazzatura”. Le previsioni per l’immediato futuro non sono ottimistiche perchè “i rifiuti ed i loro nauseabondi miasmi diventeranno il regno incontrastato di topi, animali randagi ed insetti. Il pericolo per la salute dei cittadini è facilmente immaginabile. Per evitare che ciò accada – avverte Tassone - il sindaco e la sua maggioranza si sveglino finchè sono in tempo ed attivino una task force per prevenire un'emergenza che rischia di travolgere l'intera cittadina”.

Randagismo, Spadola affida l’accalappiamento e il mantenimento ad una società

È un problema che nell’entroterra vibonese tutti conoscono, perché per le vie dei paesi montani è facile accorgersi del girovagare di ospiti a quattro zampe. Quella relativa al randagismo è una questione che richiede risposte concrete e che non deve essere sottovalutata, soprattutto adesso che è iniziata la stagione estiva e per effetto dell’arrivo dei visitatori e del ritorno degli emigrati aumenta la popolazione e, di conseguenza, la produzione di rifiuti. E ciò attira altri cani generando una spirale non più controllabile. La presenza di questi animali, abbandonati a loro stessi e alla continua ricerca di cibo, diventa talvolta pericolosa, specie per i bambini e gli anziani. E le reazioni spesso producono episodi di avvelenamento dei cani. A Spadola per arginare il fenomeno il sindaco Giuseppe Barbara ha approvato una convenzione per l’affidamento ad una società del servizio di accalappiamento, custodia e mantenimento dei randagi che solo in caso di grave ed incurabile malattia potranno essere soppressi. La convenzione, della durata di 3 anni, prevede inoltre che la società affidataria si impegni a “collaborare con il comune e con le associazioni a protezione degli animali per organizzare programmi di educazione e informazione al rispetto degli animali ed eventuali affidamenti”. È un primo passo per prevenire fatti spiacevoli, ma per trovare una soluzione definitiva occorre una strategia condivisa da tutti gli amministratori del comprensorio serrese.

 

Serra, Codacons: “Dopo l’ospedale a rischio il consultorio?”

“Sono passate diverse settimane da quando, nella nota trasmissione radiofonica ‘On The News’ di Radio Serra, esponenti di primo piano dell’attuale maggioranza regionale tenevano a rassicurare i cittadini sull’imminente modifica del famigerato decreto 9 che, di fatto, smantella l’ospedale ‘San Bruno’, esasperando così una già conclamata situazione di emigrazione sanitaria verso altre provincie o regioni. Purtroppo i nostri timori erano largamente fondati”. Ad esprimere “rammarico” per la situazione d’incertezza sulla tutela della salute nell’entroterra vibonese è il responsabile di zona del Codacons, Antonio Carnovale, che segnala una serie di discrepanze che sono alla base dei suoi sospetti. “Nonostante la proposizione di dettagliate osservazioni da parte degli operatori del settore e dei sindaci del comprensorio – rileva - non si hanno notizie di modifiche del decreto 9 che già, dal primo minuto, avevamo individuato quale atto inidoneo a garantire i livelli minimi di assistenza sanitaria sul territorio e che, certo non poteva essere modificato con delle osservazioni, metodo che avevamo segnalato essere quanto meno ‘anomalo’ e non previsto dal decreto stesso. Infatti – aggiunge - sullo sfondo si sono materializzati tutti i dubbi, le perplessità e le osservazioni poste agli esponenti regionali che pure si erano detti disponibili ad intervenire in maniera forte sulla struttura commissariale, evidentemente poco attenta alle peculiarità del territorio o poco desiderosa di scoprire le difficoltà di un già penalizzato comprensorio che si ritrova senza infrastrutture viarie e con servizi carenti”. Carnovale puntualizza la differenza fra parole pronunciate ed azioni effettuate e sostiene che  “contrariamente a quanto annunciato, nessuna manifestazione è stata fatta nella cittadina serrese, tantomeno con la presenza del presidente Oliverio e del commissario Scura. Anzi, lo stesso commissario, da quanto ne sappiamo, non ha risposto alla richiesta dei sindaci di essere ricevuti per esporre le legittime esigenze provenienti dai territori dei quali sono rappresentanti, cristallizzate nel documento inviato allo stesso e che sottolinea tutta l’inadeguatezza di un atto evidentemente elaborato sulla base di considerazioni prettamente teoriche e con mentalità aziendale e che esula dalle reali condizioni di vita della gente comune”. A conferma delle teorie del Codacons vi sarebbero poi “le ultime vicende che riguardano il consultorio familiare di Serra San Bruno sul quale con interventi ‘a sorpresa’ , per quanto ci viene riferito, si stanno operando degli spostamenti di personale. Potrebbero tali spostamenti – è l’interrogativo - essere il preludio dello svuotamento della struttura e del conseguente smantellamento del servizio? Noi ci auguriamo di no, ma sicuramente rimarremo vigili anche su questo, non esitando, laddove necessario, ad intervenire attraverso gli strumenti più idonei”. Il Codacons è inoltre pronto a farsi carico della trasmissione “al Ministro Lorenzin del documento elaborato dai sindaci del territorio, esortandola a fare ricorso ai poteri costituzionali di cui è titolare per intervenire in sussidiarietà sul commissario Scura che, evidentemente, non ha la voglia o il tempo necessario per ascoltare i sindaci e recepire le istanze che i cittadini calabresi hanno il diritto di porre e di vedere realizzate. Da parte nostra – conclude il responsabile dell’associazione a tutela dei consumatori - non mancheremo di studiare tutti i mezzi giudiziari idonei a neutralizzare un atto che impoverisce il territorio serrese, trasformando il nosocomio in un centro anziani  e che non apporta alcun beneficio in termini economici alle casse regionali”.

Serra, Alba nuova: “Al via la programmazione degli eventi estivi”

Con il torneo di calcio tennis che si svolgerà a partire dal 2 luglio presso la palestra interscolastica di Serra San Bruno prendono il via gli eventi estivi promossi dall’associazione di promozione sociale sportiva dilettantistica Alba nuova in collaborazione con il Comune. Fra le manifestazioni previste vi sono soprattutto tornei di calcio, pallavolo e calcio tennis, ma non manca l’organizzazione della caccia al tesoro e l’allestimento di quanto necessario per giochi da tavolo quali dama  e risiko. Da verificare, inoltre, la possibilità di predisporre tornei di beach soccer e beach volley. In agenda vi sono poi una notte bianca che avrà luogo nel mese di agosto e diverse serate di discoteca. “Abbiamo cercato di ideare un programma indirizzato a tutte le fasce d’età e ad entrambi i sessi – ha spiegato il presidente di Alba nuova, Andrea Capone - cercando di animare il più possibile l’estate serrese. Attraverso questi eventi di diversa natura  miriamo ad uno sviluppo socio-culturale ed economico del territorio. E’ il primo anno che la nostra associazione, fondata a dicembre 2014, organizza manifestazioni e ci teniamo a realizzare il tutto nel migliore dei modi. Ringrazio pertanto – ha concluso Capone - l’amministrazione comunale per la collaborazione, le attività commerciali e tutti coloro che ci danno una mano nello sviluppo di questo progetto”.

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