Pistole e vespe di dubbia provenienza, un fioraio finisce nei guai
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I carabinieri della locale Compagnia e dei Cacciatori di Calabria hanno arrestato Domenico Marrapodi, 39 anni, fioraio di Roccella Jonica (Rc), accusato di porto e detenzione illegale d'armi.
In particolare, nel corso di un servizo di controllo, i militari hanno fermato un furgone in transito in una stradina di campagna, in località "Franciullo" di Roccella Jonica.
Al momento del controllo, il conducente del veicolo non è riuscito a trovare valide risposte alle domande poste dai carabinieri che hanno deciso di perquisire il mezzo.
I sospetti degli uomini dell'Arma si sono rivelati fondati, infatti, sotto uno dei sedili è stata trovata una pistola Browning Arms Compamy calibro 22, con 15 proiettili calibro 7,65.
I carabinieri hanno, quindi, deciso di perquisire anche l’abitazione di Marrapodi, rinvenendo, in una stalla, poggiata su un tavolo da lavoro, una pistola Police calibro 8, priva di matricola e smontata in più parti.
Inoltre, in un garage in uso alla famiglia del 39enne sono state trovate 5 Vespe Piaggio d’epoca, di cui: tre di proprietà di un 54enne, sprovviste di targhe e documenti e pertanto di dubbia provenienza, una di proprietà di un 26enne e una di proprietà dello stesso Marrapodi, entrambe con telaio punzonato.
Pertanto, dopo l'arresto con l’accusa di ricettazione, porto e detenzione illegale di armi da sparo, per il fioraio si sono aperte le porte del carcere di Locri .