Mity, l’amaro destino di una ragazza sfortunata
- Written by Bruno Vellone
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Ha scelto un gesto estremo per liberarsi di qualcosa che la tormentava, che era più grande di lei e più forte di tutto, anche della vita. A cominciare dalla morte di quel giovane fidanzato, deceduto in un incidente motociclistico, che Mity non aveva mai dimenticato. Il gelo di quella tragedia assurda lo sentiva ancora tra le ossa. Poi un’altra perdita, quella dell’amato padre che gli aveva insegnato l’amore per le leggi della chimica, l’aveva di nuovo gettata nello sgomento. Una serie di vicende tristi l’avevano costretta a costruirsi il vuoto dell’anima dalle cui maglie era riuscita, con grandi sforzi, a fuggire. Maria Teresa Pentimalli, 37 anni e una laurea in farmacia, l’estate scorsa sembrava essersi ripresa, ma alle amiche più care aveva confidato di sentirsi di nuovo in balia del male di vivere. Poi il silenzio, nessuna telefonata tra lei e le amiche, solo qualche breve sms di risposta a chi le chiedeva come sta: «Non vi preoccupate, ci sentiamo quando starò meglio». Tutto questo fino a ieri mattina, quando i carabinieri, su segnalazione di un agricoltore, hanno rinvenuto il suo corpo in un boschetto di Verona, la città degli innamorati che per lei che viveva a Brescia era diventata quella della speranza e di una rinascita mai avvenuta. Da quello che si è potuto apprendere, la ragazza negli ultimi tempi soffriva di una forte depressione che, stando a quanto successo, non le avrebbe lasciato scampo. La scomparsa della sorella Maria Teresa, nota a tutti come Mity, era stata data dal fratello Francesco tramite i social network. La giovane non dava più notizie di sé dalle ore 16.20 del 28 giugno mentre si trovava nelle vicinanze dell’Ospedale Villa Santa Giuliana, situato sulle alture della città di Verona, in via Santa Giuliana numero 3. La ragazza, come detto laureata in farmacia, alta 170 cm, pesava 48 kg, capelli e occhi castani. Al momento della scomparsa indossava occhiali e probabilmente jeans e maglietta blu. Commozione e tristezza hanno avvolto la cittadina della Certosa dove tutti la ricordano come una bravissima ragazza, gentile, cordiale e di grande umanità. Tanta amicizia poi e un immenso affetto quello che i suoi amici le stanno dimostrando dal momento in cui la notizia ha cominciato a circolare, sui giornali online e su facebook.