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Il serrese Michele Stingi entra nella storia gastronomica di Soverato

Con la manifestazione svoltasi al lido “San Domenico”, Michele Stingi si ritaglia uno spazio nella storia gastronomica di Soverato in attesa di fare altrettanto con Serra San Bruno. “L’ippocampo” della cittadina jonica è una realtà con cui esportare un marchio territoriale ed imprenditoriale e aprire una breccia nel rigido velo che impedisce lo sviluppo. Il concorso che ha consentito il confronto fra diverse prelibatezze preparate con lo speciale formato di pasta Stingi si è trasformato in un modo per “brandizzare” Soverato ed entrare nei mercati che contano. Il simbolo del “cavalluccio marino”, infatti, richiama alla mente una delle baie più ammirate d’Italia e contemporaneamente fa apprezzare un sapore unico. Tornando al concorso, la vittoria è andata agli chef Rodolfo Gagliardi e Lorenzo Barbuto del lido “Sottovento” che hanno superato la concorrenza ponendosi un gradino avanti a Gregorio Abbruzzo de “Il Frantoio” e Rocco Gallè de “La Perla”. “Creare la pasta di Soverato – ha affermato entusiasta il giovane imprenditore serrese – è uno dei progetti più belli e ancora più bello è essere diventato il protagonista di questo successo, l’inventore dell’ippocampo che ha voglia di crescere e diventare uno dei prodotti più famosi al mondo”. A margine della premiazione, il sindaco Ernesto Alecci si è detto intenzionato a lavorare per “istituzionalizzare il piatto e per permettere il suo inserimento in tutti i menù dei ristoranti locali fissando per tutti lo stesso prezzo di vendita al pubblico”. “L’iniziativa, organizzata in pochissimo tempo e a costo zero per le casse comunali – ha poi dichiarato il consigliere comunale con delega al Turismo, Sport e Spettacolo Emanuele Amoruso - è una base di partenza importante, vista comunque la discreta presenza di pubblico e considerando anche l’ora tarda. Ora puntiamo a far diventare questa manifestazione un appuntamento fisso dell’estate soveratese”. Questi i partecipanti al concorso: Alberto Girlando (Hotel San Domenico); Andrea Pasquale Aversa (Sale e Pepe); Vito Marcella (Ristorante Russomanno); Gregorio Abbruzzo (Il Frantoio); Franco Procopio (Hotel Gli Ulivi); Francesco Salerno (Trattoria Dal Maestro); Domenico Rullo (Cafè del Mar); Vittorio Vitale (Lido San Domenico); Claudio Riga (Macarena); Angelo Tassone (Lido Don Pedro); Francesco Marinaro (Lido Verdemare); Rocco Gallè (Ristorante La Perla); Rodolfo Gagliardi e Lorenzo Barbuto (Lido Sottovento).

 

 

 

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