'Ndrangheta, la Gdf sequestra i beni di un imprenditore
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I finanzieri dei Comandi provinciali di Reggio Calabria e Firenze, unitamente a personale dello Scico, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia reggina, hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal locale Tribunale che dispone il sequestro di beni - per un valore complessivamente stimato in circa 400 mila euro - riconducibili ad una persona ritenuta a disposizione della cosca “Bellocco” di Rosarno.
La figura del destinatario del provvedimento era emersa nell’ambito delle operazioni denominate:
- “Magma”, condotta dal Gico di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia reggina, nei confronti di una influente cosca di ‘ndrangheta attiva nel comune di Rosarno, e dedita, tra l’altro, al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. A seguito di tale operazione, conclusasi nel mese di novembre 2019 con l’esecuzione di 45 provvedimenti cautelari, l'uomo è stato condannato, in primo grado con il rito abbreviato, alla pena di 20 anni di reclusione per i reati, tra gli altri, di associazione di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dall’agevolazione mafiosa;
- “Erba di Grace”, svolta dal Gico di Firenze, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo toscano, nel cui ambito è stato condannato alla pena di 4 anni di reclusione per il reato di traffico di stupefacenti aggravato dall’agevolazione mafiosa;
- “Buenaventura”, condotta dal Gico di Firenze, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, nel cui ambito è stato condannato, in primo grado con il rito abbreviato, alla pena di 8 anni di reclusione per aver posto in essere manovre estorsive funzionali al recupero di un credito usuraio accordato ad un imprenditore del senese attivo nel settore tessile, al quale aveva applicato tassi di interesse annuali che arrivavano fino al 67%.
In relazione alle risultanze delle indagini, in stretta sinergia con la Dda di Firenze, la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha delegato le fiamme gialle a svolgere verifiche di carattere economico-patrimoniale finalizzate all’applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali.
L'attività ha permesso di ricostruire, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, anche documentale, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilità del soggetto, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.
Su queste basi, il Tribunale di Reggio Calabria ha decretato il sequestro di una ditta individuale operante nel settore della pasticceria, un’imbarcazione, tre autoveicoli, tre fabbricati, un terreno e disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato in circa 400 mila euro.
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